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Camila Giorgi tra ritiro, problemi fiscali e vaccini: "Non sono mai sparita". La confessione dell'ex tennista

di redazione sport

"Adesso sono molto felice, faccio quello che voglio", ha detto l'ex tennista

Camila Giorgi a Verissimo: "Io irraggiungibile? Questa è la versione che hanno raccontato. Non sono mai sparita. Ero negli USA"

Camila Giorgi è tornata a parlare ieri dopo mesi di silenzio nell'ultima puntata di Verissimo su Canale 5. La tennista che ha scelto di ritirarsi è ancora coinvolta in una serie di scandali legati al vaccino per il Covid-19 e alcune questioni fiscali. Il suo nome era sparito dalla lista dell'antidoping della Wta e dato che non si trovava in Italia in molti hanno pensato che l'ex tennista avesse deciso di fuggire all'estero.

"Io irraggiungibile? Questa è la versione che hanno raccontato. - ha detto Camila Giorgi a Silvia Toffanin - Io non sono mai sparita. Volevo fare pure un discorso di addio a Parigi. Invece la notizia del mio addio al tennis professionistico è uscita prima. A maggio mi sono svegliata e ho deciso di smetterla. Già da anni avevo pensato di lasciare la racchetta".

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"Non sono mai sparita. Ero negli USA.  - ha continuato l'ex tennista - Non sono mai scappata, anche perchè torno spesso in Italia. Adesso sono molto felice, faccio quello che voglio e sono dove volevo essere".

"Mio padre è stato sempre al mio fianco. - ha detto Camila Giorgi smentendo alcuni rumor che la riguardano - Come coach e nella mia. Lui è unico. Non ho mai cambiato allenatore. Lui un papà-padrone? Non è vero, assolutamente. Mi ha sempre aiutato a scegliere ma lui è molto comprensivo. È fantastico, con sono molto in sintonia. Lui mi ha dato molta disciplina ma non rigore, quello mai. Ho smesso di giocare per via dei tanti viaggi in giro per il mondo, dello sforzo fisico e mentale e per una scelta di vita".

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"Appena ho firmato la carta relativa al mio ritiro sono venute fuori alcune problematiche fiscali che non mi aspettavo. Erano cose che noi non sapevamo, è stata tutta colpa dei professionisti che lavoravano con me e con mio padre. Adesso abbiamo risolto tutto. Si sono dette e scritte un sacco di cose non vere. Il discorso dei vaccini? C'è l'udienza a novembre. Io la puntura l'ho fatta e pensavo di aver fatto la copertura contro il Covid-19. Tutto si sistemerà", ha concluso l'ex tennista.