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De Ketelaere, da "bidone" al Milan a campione nell'Atalanta. Le ragioni ed i retroscena

di redazione sport

Questioni tattiche e non solo. Ecco come si spiega la rinascita di un giocatore dato per finito ed oggi decisivo a livello europeo

Storia e ragioni della rinascita di Charles De Ketelaere

Tre assist e due gol; sono le statistiche di Charles De Ketelaere nel match di Champions di ieri dell'Atalanta in casa dello Young Boys. Roba da campioni, se non da fuoriclasse; eppure senza andare troppo lontano due anni fa questo ragazzo veniva dato per fallito, insomma: un "bidone"

CDK ed il Milan

La sua carriera italiana comincia nell'estate del 2022, quella del Milan fresco Campione d'Italia. Fu l'acquisto più oneroso della dirigenza guidata da Paolo Maldini con quei 35 milioni che furono una sorta di "all in" viste le casse non troppo floride. Doveva essere il giocatore cardine della crescita non solo nazionale ma anche internazionale dei rossoneri ed invece quella che seguì fu una stagione difficile. A dir poco. Zero gol, decine di sostituzioni per disperazione dei tifosi e di Stefano Pioli. Un fiasco.

Così ecco che l'estate sucessiva dopo solo 12 mesi venne ceduto in prestito all'Atalanta. 

CDK e l'Atalanta

A Bergamo le cose cambiano, e di 180 gradi. Il belga cresce e diventa sempre più centrale nel progetto di Gasperini; arrivano i gol, arrivano le buone prestazioni, cominciano i primi rimpianti tra i tifosi del Milan. I Percassi versano a fine anno i 22 milioni per il riscatto totale del giocatore, oggi nerazzurro orobico a tutti gli effetti. Ed in questi primi mesi di partite CDK è cresciuto ancora.

Ragioni tattiche e non solo

Se qualcuno chiedesse a Bergamo del segreto di questo cambiamento beh, la risposta che otterrebbe sarebbe divisa in due parti. La prima di origine mentale, anzi, ambientale: Bergamo non è Milano. Pur essendo una squadra ormai di valore internazionale le pressioni della piazza e della società sono decisamente inferiori e questo aiuta chiunque a giocare con la mente più libera. De Ketelaere faticava a gestire San Siro e la sua gente mentre si trova molto più a suo agio in un ambiente meno esigente e più familiare.

Ci sono poi ragioni tattiche. Pioli ha utilizzato il belga come mezz'ala, come fantasista. Gasperini invece lo ha riportato dove giocava nel Bruges ed in nazionale: esterno nel 4-3-3 e, alla bisogna, addirittura seconda punta. Ruoli più consoni ed adeguati per il 23 enne mancino che così ha potuto mostrare tutto il suo talento.

Ed anche Maldini gode

Va poi ricordata un'altra vicenda legata al belga. Il suo flop al Milan divenne il principale capo d'accusa nei confronti della dirigenza di allora, soprattutto verso Paolo Maldini. Che anche per questa "colpa" venne messo alla porta dalla nuova dirigenza. Oggi a Milanello sono in molti (in silenzio) a pensare che Paolo avesse ragione e che uno come CDK oggi servirebbe, tanto.

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