Sport
Doping calcio, Wenger: "Tante volte ho giocato contro avversari che..."
“In carriera mi è capitato molte volte di affrontare squadre che avessero assunto sostanze dopanti”. A parlare è Arsene Wenger. L'allenatore dell'Arsenal confessa i dubbi - anzi qualcosa di più - sull'uso di sostanze vietare nel mondo del pallone. Lo sport è sotto choc in questi giorni per il caso legato alla Russia, ma anche nel calcio a settembre ci fu un caso eclatante: proprio al termine di un match perso dall'Arsenal in Champions League, l'esame antidoping pescò Arijan Ademi della Dinami Zagabria positivo al drug test.
"Ho pensato che quando tu non giochi al cento percento e gli avversari sono dopati, giocare diventa difficile…”, le parole di Wenger. “Ho sempre cercato di essere coerente con i valori dello sport. In 30 anni non ho mai fatto iniettare nulla nei miei giocatori per migliorare in qualche modo le loro capacità. Non ho mai dato loro nulla che potesse migliorarne le performance. Sono fiero di ciò. Ma ho giocato molte partite contro avversari che non si sono fatti certi scrupoli”.
Il tecnico dei Gunners: “Credo che la bellezza dello sport sia nel fatto che molti vogliono vincere, ma solo uno - alla fine - ci riesce. Purtroppo però siamo in un’era in cui si pensa subito e soltanto a celebrare il vincitore, senza curarsi del modo in cui la vittoria è arrivata. Poi, dieci anni dopo, magari salta fuori che quello ha barato. Durante questo lasso di tempo, però, nessuno pensa allo sconfitto”.
Va ricordato che proprio Wenger un paio d'anni fa portò avanti la battaglia di introdurre il controllo incrociato sangue-urine. E l'Uefa dopo qualche mese ha accolto la sua richiesta.