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Euro2016: gol e "rosso" di De Rossi, ma l'Italia vince e allunga
E' una storia iniziata 11 anni fa. Lunga 101 partite, con momenti critici e una Coppa del Mondo che resta il punto piu' alto della carriera e il sogno di ogni calciatore.Daniele De Rossi e' il protagonista, il "Renzo Barbera" lo stadio dove tutto e' iniziato e dove il romano oggi si e' regalato un'altra serata delle sue. Suo il gol che, al 6°, ha portato in vantaggio l'Italia. Un rigore battuto e realizzato due volte. Il primo a spiazzare il portiere, il secondo (dopo che l'arbitro ha ordinato il replay), forte e teso all'angolino. La rete numero 17 in azzurro per De Rossi, da oggi il decimo marcatore all time in Nazionale. Davanti a Toni e Vialli, due gol in meno di Bettega e Gilardino, bomber veri, mica centrocampisti come il romano. Ha scritto pagine importanti della Nazionale italiana, ma di momenti difficili ne ha vissuti. Al 18°, Buffon (150 presenze per il capitano azzurro) lo ha salvato deviando in angolo il destro di Mitsanski che si era involato verso la porta azzurra dopo una palla persa proprio da De Rossi. Un brutto errore, ma niente in confronto al fallo di reazione su Mitsanski che, al 10° della ripresa, gli costa il rosso. Un calcione da terra che lascia l'Italia in 10, ma per fortuna sua e di Conte viene espulso anche il bulgaro e almeno l'inferiorita' numerica e' scongiurata. De Rossi va via a capo chino, sa di averla fatta grossa, ma 9 anni fa fece anche peggio: una gomitata a un americano alla seconda partita della fase a gironi dei Mondiali di Germania, espulsione e squalifica lunga, ma che grazie allo straordinario cammino degli uomini di Lippi non gli impedira' di vivere da protagonista la finalissima (segnera' uno dei rigori che ci daranno il titolo).
Momenti critici ed esaltanti, la storia di De Rossi in Nazionale e' fatta di queste emozioni, le stesse che, con le dovute proporzioni, ha vissuto questa sera. La presenza numero 101 e' un po' la fotografia della sua carriera azzurra: gioia per il gol, rabbia per un colpo di testa che gli costa l'espulsione. E' andata comunque bene. La qualificazione se non in cassaforte e' vicina. Palermo si e' confermata ancora una volta una piazza fortunata per i colori azzurri. La citta', per l'ennesima volta, ha mostrato la propria anima tricolore. In 21mila al Barbera e pubblico sempre partecipe, oltre che nostalgico. In tanti si presentano con le maglie di Baggio, Del Piero, ma anche di Toni, Grosso, questi ultimi due campioni del mondo con un passato in rosanero. Il pubblico palermitano dimostra anche di non tollerare gli atti anti-sportivi. Si alzano un paio di fischi all'inizio dell'inno bulgaro, gli applausi del Barbera li zittiscono immediatamente e coinvolgono anche Buffon e compagni che si uniscono nel battere le mani. Poi l'inno di Mameli cantato a squarciagola, un'iniezione di grande carica per gli azzurri che partono a mille e gia' al 6° sono in vantaggio. Il Barbera accompagna la Nazionale, nella ripresa comincia a invocare il nome di Vazquez, il beniamino del popolo rosanero (che nel pre-partita riserva tanti applausi anche a Sirigu). Conte, pero', ha un problema: l'espulsione di De Rossi condiziona le scelte delle sue sostituzioni, per il "Mudo" non c'e' spazio e qui il Barbera non gradisce. Per Conte arriva qualche fischio dopo l'ultimo cambio (dentro Eder), ma e' comunque festa. L'Italia e' sempre piu' vicina agli Europei e "Palermo-citta' azzurra" ha fatto il suo dovere.
Euro2016: nazionale. battuta bulgaria, qualificazione piu' vicina - Altri tre passi verso gli Europei. Ancora una volta basta un gol agli azzurri che, dopo l'1-0 con Malta, rifilano lo stesso risultato alla Bulgaria. Al "Barbera" di Palermo decide De Rossi che, al 6° del primo tempo, segna su rigore, ma al 10° della ripresa si fa espellere rischiando di mettere in crisi la squadra. Alla fine contano i tre punti e quelli di questa sera sono ancora piu' pesanti di quelli conquistati giovedi' a Firenze con Malta. Permettono agli azzurri di difendere il primato, di lasciarsi alle spalle la Norvegia, staccata di due punti e ora seconda ai danni della Croazia. Contava vincere e vittoria e' stata. Per centrarla Conte conferma il modulo (4-3-3), ma rispetto al match contro Malta sono cinque le novita': in difesa De Sciglio al posto di Pasqual, la regia non e' affidata a Pirlo ma a Daniele De Rossi (101 presenze oggi), mentre Parolo prende il posto dell'infortunato Bertolacci. Al centro del tridente intoccabile Pelle', cambiano gli esterni: dentro Candreva ed El Shaarawy, fuori Eder e Gabbiadini. Petev risponde con il 4-2-3-1 e tra i due mediani di centrocampo c'e' Chochev, centrocampista rosanero che raccoglie gli applausi del "Barbera". Parte forte l'Italia, appena 45 secondi e prima Pelle' (parata di Mitrev sulla linea) e poi El Shaarawy (rovesciata appena alta sulla respinta del portiere) sfiorano il gol. L'avvio e' incoraggiante e anche l'arbitro da' una mano agli azzurri, ritenendo da rigore l'intervento di Veselin Minev su Candreva.Resta piu' di qualche dubbio, non ne ha De Rossi che segna due volte dagli 11 metri, visto che il russo Karasev fa ripetere il penalty. Gol azzurro numero 17 per il centrocampista della Roma che la sua prima rete in Nazionale l'aveva realizzata proprio a Palermo, il 4 settembre 2004 nel giorno del suo esordio (2-1 alla Norvegia).
Il palleggio di Verratti e le iniziative di Candreva ed El Shaarawy (largo il suo destro al 12°) mettono in difficolta' i bulgari ma, al 18°, De Rossi rischia la frittata perdendo palla sulla propria trequarti. Tra i pali, pero', c'e' il pluricentenario azzurro, capitan Buffon, che festeggia la presenza numero 150 deviando in angolo, con un grande intervento, il diagonale di Mitsanski. E' un campanello d'allarme, il ritmo-gara scende, ma l'Italia le sue occasioni le crea con Pelle' (colpo di testa e girata al volo), ma anche con De Sciglio e Candreva (entrambi fermati da Mitrev) e Parolo.Nella ripresa ancora avvio sprint per gli azzurri che sull'asse El Shaarawy-Parolo vanno vicini al raddoppio. Al 10° pero', la partita rischia di cambiare: fallo di reazione di De Rossi su Mitsanski e rosso inevitabile. L'arbitro (qui troppo severo) espelle anche il bulgaro, si gioca 10 contro 10 e un sinistro di Nedelev spaventa gli azzurri. Bella, pero', qualche secondo dopo l'azione Candreva-El Shaarawy con il "Faraone" fermato in uscita da Mitrev. Conte cambia qualcosa: dentro Zaza per Pelle' e Florenzi proprio per l'attaccante del Monaco. L'Italia tiene, ma al 91A° Buffon deve mettere i pugni sul sinistro di Milanov.Pericolo scampato, il Barbera (deluso dal mancato ingresso di Vazquez) puo' far festa. La fanno anche Conte e gli azzurri. Con tante difficolta', ma FRancia 2016 e' sempre piu' vicina.