Scandalo Fifa, "I Mondiali del 2010 erano stati vinti dal Marocco" - Affaritaliani.it

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Scandalo Fifa, "I Mondiali del 2010 erano stati vinti dal Marocco"

Doveva essere il Marocco, e non il Sudafrica, a organizzare i Mondiali di calcio del 2010: la nuova, clamorosa, indiscrezione arriva dal giornale inglese «Sunday Times», in possesso da tempo delle registrazioni che ha però rivelato soltanto oggi. Ismail Bhamjee, uno dei 24 componenti del comitato esecutivo della Fifa, lo avrebbe ammesso a suo tempo ad alcuni cronisti sotto copertura del giornale inglese. Per il rappresentante del Botswana, che aveva parlato con i colleghi del direttivo dopo il voto segreto, il Marocco avrebbe battuto di due voti il Sudafrica, anche se non esclude che alcuni di loro avrebbero anche potuto mentire. Il «Sunday Times» assicura inoltre che Joseph Blatter, presidente dimissionario della Fifa, era a conoscenza dei fatti in quanto il dossier gli era stato consegnato nell’ottobre del 2010 dallo stesso giornale britannico. Nel nastro Bhamjee racconta che anche il Marocco aveva pagato tangenti per ottenere l’organizzazione del torneo, ma che il Sudafrica aveva offerto di più. Jack Warner, ex vicepresidente della Fifa, avrebbe ricevuto un milione di dollari dal Marocco. Le registrazioni parlano anche di 1,2 milioni pagati dal Qatar per ottenere i Mondiali del 2022: una voce che è già circolata e che il paese del Golfo smentisce recisamente.

Mondiali del 2010 dovevano andare al Marocco

Il Sunday Times scrive anche che in una mail del 7 dicembre 2007 indirizzata al governo di Pretoria, e ora in suo possesso, il segretario generale della Fifa Jerome Valcke scriveva che i contestati 10 milioni di dollari «erano basati su colloqui tra la Fifa e il governo del Sudafrica e anche tra il nostro presidente Blatter e il Presidente Thabo Mbeki». Per la Fifa si trattava solo del versamento di un contributo allo sviluppo del calcio centroamericano, ma gli investigatori Usa sostengono che quei soldi finirono sul conto del presidente Concacaf Jack Warner, ora agli arresti, e furono in parte girati agli altri due dirigenti Fifa corrotti per votare Sudafrica come sede del Mondiale 2010.

«Anche Blatter sapeva della tangente»

«Anche Sepp Blatter sapeva dei 10 milioni versati dal Sudafrica per avere i mondiali 2010»: lo sostiene il Sunday Times, in possesso di una mail nella quale in segretario Fifa Jerome Valcke parla dei colloqui al riguardo «tra il nostro presidente e il presidente Thabo Mbeki». Il giornale non pubblica però la mail. Intanto la presidente della Commissione Sport del Parlamento tedesco, Dagmar Freitag, chiede un’indagine sull’assegnazione dei Mondiali del 2006 alla Germania.

Il Mondiale potrebbe essere tolto a Russia e Qatar

Russia e Qatar potrebbero essere private del diritto di ospitare il Mondiale se emergeranno prove sulla corruzione nel processo di assegnazione. Lo dichiara ad un giornale svizzero `SonntagsZeitung´ il presidente del comitato di Compliance e Audit indipendente, Domenico Scala. «Se emergesse la prova che le vittorie di Qatar e Russia sono arrivate solo grazie a voti comprati, queste dovrebbero essere invalidate», ha spiegato. «Questa prova non è ancora emersa». I due Paesi hanno già negato qualsiasi addebito in merito allo svolgimento dell’assegnazione dei tornei 2018 e 2022, che non sono oggetto di accusa da parte dei pubblici ministeri Usa. In un colloquio separato con il giornale svizzero Sonntags Blick, Scala ha anche lanciato l’idea di fissare dei limiti di termine per la presidenza della Fifa. «Se un presidente della Fifa fa due o tre cicli è sufficiente», le parole del dirigente.

Anche Josè Mourinho vittima della corruzione

Jose Mourinho ha ribadito la sua convinzione di essere stato vittima di un caso di corruzione in occasione del secondo posto ottenuto alle spalle di Vicente del Bosque nel premio miglior allenatore Fifa 2012. Ribadendo i commenti fatti nel 2013, alla luce del recente scandalo che ha coinvolto l’organo di governo del calcio mondiale, il tecnico del Chelsea rievoca al «Sunday Times»: «Nel 2012 ero uno dei tre finalisti e quando mi è stato detto che ero finito secondo con pochi voti dietro il primo, mi sembrava normale».