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Francesco Bagnaia agli Oscar dello sport. Laureus Awards, le nominations
Francesco Bagnaia, nomination ai Laureus Awards 2023: sfida a Tiger Woods, Christian Eriksen e...
Francesco Bagnaia nominato ai Laureus World Sports Awards nella categoria "Comeback of the Year" (Ritorno dell'anno)
La vittoria del titolo mondiale della classe MotoGP, conquistata dopo aver recuperato uno svantaggio di ben 91 punti nel corso della stagione, è valsa a Francesco Bagnaia la nomination nella categoria “Comeback of the Year” (Ritorno dell’anno) dei Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello Sport. Un titolo che in Italia mancava dal 2009, quando a conquistarlo era stato Valentino Rossi. Proprio oggi, infatti, sono stati annunciati ufficialmente tutti i nomi dei candidati, selezionati in seguito alla votazione effettuata da oltre 1400 giornalisti di tutto il mondo. I vincitori dei Laureus World Sports Awards saranno annunciati a primavera al termine delle votazioni della Laureus World Sports Academy, la giuria per eccellenza composta da 71 leggende dello sport.
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Bagnaia è stato il primo a vincere il mondiale piloti in sella alla Ducati dai tempi di Casey Stoner nel 2007, diventando anche il primo italiano a conquistare il titolo su una moto italiana (l’ultimo a riuscirci era stato Giacomo Agostini nel 1972). Pecco è stato anche il primo pilota uscito dalla VR46 Academy – fondata da Rossi nel 2014 per coltivare i giovani talenti italiani – a vincere il titolo mondiale nella classe regina.
«Essere tra i candidati per il premio Laureus World Comeback of the Year è un grande onore per me. Lo scorso anno ho visto il riconoscimento che è stato conferito a Valentino Rossi come “Laureus Sporting Icon”, e oggi essere nominato per uno dei più prestigiosi premi sportivi a livello internazionale è per me già un grande motivo di orgoglio» ha affermato Francesco Bagnaia.
A sottolineare la candidatura del pilota torinese è intervenuto anche Giacomo Agostini, leggenda del motociclismo e membro della Laureus World Sports Academy. «Per molti anni l’unico nome che abbiamo associato alla MotoGP in Italia è stato quello di Valentino Rossi, campione senza tempo. Lo scorso anno quando è stato premiato come Icona Sportiva durante la cerimonia dei Laureus World Sports Awards è stato bello constatare come il nostro sport sia stato riconosciuto su scala mondiale. Quest’anno lo sport che più amo è di nuovo alla ribalta grazie a Francesco Bagnaia, che è in nomination nella categoria “Laureus World Comeback of the Year”. Francesco si sta facendo davvero un nome nel motorsport. Aver avuto Valentino Rossi come guida e mentore gli ha giovato, fortificandone il carattere. Lo ha dimostrato nella scorsa stagione con la sua determinazione, quando ha recuperato i 91 punti di svantaggio che lo separavano da Fabio Quartararo. Mai nessuno era riuscito a ricucire un gap così ampio. Nell’ultimo Gran Premio della stagione ha poi portato a termine un’impresa incredibile, che merita di essere celebrata».
Laureus Awards: Bagnaia, Tiger Woods,Christian Eriksen e.. I rivali di Pecco
Per conquistare il prestigioso riconoscimento Francesco Bagnaia dovrà superare la concorrenza di Tiger Woods, che dopo 14 mesi di assenza a causa di un grave incidente automobilistico è tornato all’attività, partecipando al Masters; Christian Eriksen, ex centrocampista dell’Inter, attualmente in forza al Manchester United, che è tornato all’attività agonistica dopo un arresto cardiaco patito durante una partita della sua Danimarca a Euro 2020; Annemiek van Vleuten, che nel 2022, a quarant’anni, ha vinto il Tour de France, il suo terzo Giro d’Italia, la Vuelta e, con la maglia dell’Olanda, la prova in linea del Campionato del mondo al culmine di una carriera costellata da mille infortuni; Klay Thompson, che dopo 941 giorni di assenza per infortunio ha conquistato il titolo NBA con la maglia dei Golden State Warriors; e Jakob Ingebrigtsen, che ha riscattato la delusione della finale dei 1500 metri, vincendo il titolo mondiale sulla distanza dei 5000 metri.
La lista dei candidati per il premio Laureus World Sportsman of the Year (Sportivo dell’anno) comprende campioni assoluti, come Lionel Messi e Kylian Mbappé, protagonisti assoluti della finale della Coppa del Mondo, Rafael Nadal, leggenda spagnola del tennis, capace nel 2022 di vincere due tornei del Grande Slam, Max Verstappen, campione del mondo di Formula Uno per il secondo anno consecutivo, Mondo Duplantis, stella del salto con l’asta, e Steph Curry, MVP delle NBA Finals.
Se Lionel Messi è in lizza per il premio Sportsman Award, la sua Argentina è invece candidata per il premio Laureus World Team of the Year (Squadra dell’anno) dopo il trionfo in Coppa del Mondo. In lizza anche il Real Madrid, vincitore della Champions League, la nazionale femminile inglese di calcio, che ha conquistato i Campionati Europei, i vincitori del titolo NBA dei Golden State Warriors, la Oracle Red Bull Racing, capace di vincere il titolo costruttori di F1 superando la concorrenza della Mercedes, che aveva dominato nelle precedenti otto stagioni, e la nazionale maschile francese di rugby, che ha conquistato il Sei Nazioni dopo un’astinenza di 12 anni.
A contendersi il Laureus World Sportswoman of the Year (Sportiva dell’anno) ci sono due stelle dell’atletica che hanno illuminato i Campionati Mondiali di Eugene: Shelly-Ann Fraser-Pryce, campionessa per la quinta volta nei 100 metri, e Sydney McLaughlin-Levrone, oro nei 400m ostacoli. Tra le candidate anche la No.1 del tennis mondiale Iga Świątek, che ha vinto il French Open e l’US Open, la nuotatrice americana Katie Ledecky, la capitana dell’FC Barcellona Alexia Putellas e Mikaela Shiffrin, che ha vinto per la quarta volta la classifica generale di Coppa del Mondo.
Carlos Alcaraz è tra i candidati per il premio Laureus World Breakthrough of the Year (Rivelazione dell’anno) dopo aver vinto gli US Open ed essere diventato il più giovane No.1 al mondo all’età di 19 anni, 4 mesi e 6 giorni. In nomination anche la vincitrice di Wimbledon Elena Rybakina, la campionessa mondiale dei 100 metri a ostacoli Tobi Amusan, il pattinatore Nathan Chen, il vincitore dei Masters Scottie Scheffler e la nazionale marocchina di calcio, prima squadra africana a raggiungere la semifinale di Coppa del Mondo.
Tra i sei candidati per il premio Disability Award (Sportivo con disabilità) si segnala la nomination di Diede de Groot, che ha completato il secondo Grande Slam consecutivo, alzando l’asticella nel tennis in carrozzina. Oltre a lei, in nomination anche Oksana Masters, Catherine Debrunner, Declan Farmer, Cameron Leslie e Jesper Saltvik Pedersen.
I Laureus Sport for Good Award premiano, invece, individui o organizzazioni che, secondo i membri della Laureus World Sports Academy, hanno dato un contributo significativo, utilizzando lo sport come strumento terapeutico per migliorare le vite dei bambini e dei giovani.
Quest’anno, nella short list ci sono un progetto che utilizza l’attività fisica per alleviare lo stress dei bambini rifugiati (TeamUp); uno che utilizza il pugilato per combattere gli stereotipi e dare forza alle giovani donne in Kenya (Boxgirls); un progetto calcistico che mira a istruire ed elevare la popolazione dei senzatetto a Chennai (Slum Soccer); un programma la cui mission è quella di rendere lo sport inclusivo per le persone con disabilità in Sud Africa (Made For More); e un progetto in Germania che utilizza lo sport per aiutare bambini orfani e migranti ad integrarsi in nuove comunità (High Five).
Laureus World Sportsman of the Year Award (Sportivo dell’anno)
Steph Curry (USA), basket
Mondo Duplantis (Svezia), atletica leggera
Kylian Mbappé (Francia) calcio
Lionel Messi (Argentina), calcio
Rafael Nadal (Spagna), tennis
Max Verstappen (Paesi Bassi), automobilismo
Laureus World Sportswoman of the Year Award (Sportiva dell’anno)
Shelly-Ann Fraser-Pryce (Giamaica), atletica leggera
Katie Ledecky (USA), nuoto
Sydney McLaughlin-Levrone (USA), atletica leggera
Alexia Putellas (Spagna), calcio
Mikaela Shiffrin (USA), sci alpino
Iga Świątek (Polonia), tennis
Laureus World Team of the Year Award (Squadra dell’anno)
Nazionale maschile argentina di calcio
Nazionale femminile inglese di calcioNazionale maschile francese di rugbyGolden State Warriors (USA), basketReal Madrid (Spagna), calcio
Oracle Red Bull Racing (Austria), automobilismo
Laureus World Breakthrough of the Year Award (Rivelazione dell’anno)
Carlos Alcaraz (Spagna), tennis
Tobi Amusan (Nigeria), atletica leggera
Nathan Chen (USA), pattinaggio di figura
Nazionale maschile marocchina di calcio
Elena Rybakina (Kazakistan), tennis
Scottie Scheffler (USA), golf
Laureus World Comeback of the Year Award (Ritorno dell’anno)
Francesco Bagnaia (Italia), motociclismo
Christian Eriksen (Danimarca), calcio
Jakob Ingebrigtsen (Norvegia), atletica leggera
Klay Thompson (USA), basketAnnemiek van Vleuten (Paesi Bassi), ciclismoTiger Woods (USA), golf
Laureus World Sportsperson of the Year with Disability Award (Sportivo con disabilità)
Diede de Groot (Paesi Bassi), tennis in carrozzina
Catherine Debrunner (Svizzera), atletica paralimpica
Declan Farmer (USA), hockey su ghiaccio paralimpico
Cameron Leslie (Nuova Zelanda), nuoto paralimpico e rugby in carrozzina
Oksana Masters (USA), sci di fondo paralimpico
Jesper Saltvik Pedersen (Norvegia), sci alpino paralimpico
Laureus World Action Sportsperson of the Year Award (Sportivo dell’anno negli sport d’azione)
Justine Dupont (Francia), big wave surf
Stephanie Gilmore (Australia), surf
Eileen Gu (Cina), sci freestyle
Chloe Kim (USA), snowboard
Rayssa Leal (Brasile), skateboard
Filipe Toledo (Brasile), surf
Laureus Sport for Good Award (Sport per il bene comune)
Programmi selezionati da una giuria specializzata. La Laureus Academy sceglierà il vincitore
Boxgirls (Kenya), pugilato – A sostegno alle giovani donne e contro gli stereotipi
High Five (Germania), action sports – Aiuta i migranti e i piccoli orfani a integrarsi nelle nuove comunità
Made For More (Sud Africa), multi-sport – Rende lo sport inclusivo per le persone con disabilità
Slum Soccer (India), calcio – Sostiene i giovani senzatetto tramite lo sport e l’istruzione
TeamUp (Global), esercizio fisico – Il progetto sostenuto da War Child, UNICEF e Save the Children permette ai bambini rifugiati di alleviare lo stress grazie all’ attività fisica