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Gasperini e il coronavirus. Valencia attacca e l'Atalanta replica: "Protocolli rispettati"
Gasperini: "Ho avuto il coronavirus, ho pensato alla morte". Atalanta risponde al Valencia: "Niente febbre né problemi respiratori"
Gasperini e il coronavirus. Valencia attacca e l'Atalanta replica: "Protocolli rispettati"
"Ho avuto il Covid-19", aveva svelato nelle scorse ore in un'intervista alla Gazzetta Gian Piero Gasperini raccontando anche i dettagli dei sintomi: "Il giorno prima della partita di Valencia stavo male, il pomeriggio della gara peggio. In panchina non avevo una bella faccia e le due notti successive a Zingonia ho dormito poco. Non avevo la febbre, ma mi sentivo a pezzi come se l’avessi avuta a 40".
Gasperini ha precisato che ormai è tutto superato: "Sabato 14 ho fatto un allenamento duro come non ricordavo da anni. Un'ora sul tapis-roulant, più di 10 chilometri di corsa. Mi sono sentito bene, forte. Il peggio era passato. Sono rimasto tre settimane a Zingonia. Poi a Torino ho sempre rispettato il distanziamento da moglie e figli. Senza febbre non ho mai fatto il tampone. Dieci giorni fa i test sierologici hanno confermato che ho avuto il Covid-19. Ho gli anticorpi, che non vuol dire che ora sono immune".
Dichiarazioni a cui il Valencia ha risposto con un comunicato ufficiale: "Il club è rimasto sorpreso dalle parole dell'allenatore dell'Atalanta, il quale sostiene che il giorno stesso e quello prima della sfida degli ottavi di Champions League ha avuto sintomi compatibili con il coronavirus, senza prendere misure preventive e mettendo a rischio numerose persone durante il loro viaggio e soggiorno a Valencia. Va ricordato che questo incontro si è tenuto a porte chiuse, osservando misure rigorose su indicazioni delle autorità sanitarie spagnole per prevenire il rischio di contagio, proprio per via della presenza di persone provenienti da un'area valutata pubblicamente, già in quella data, a rischio".
L'Atalanta ha poi replicato al duro comunicato del Valencia. "In occasione della partita tutti i protocolli di sicurezza erano stati rispettati e che il tecnico non aveva mai avuto febbre o problemi respiratori prima e durante il soggiorno in Spagna", la risposta della Dea sulla Gazzetta.