Sport

Il comunismo applicato al calcio: Fair play finanziario rovina del pallone

Di Giuseppe Vatinno

Dietro l’apparente etica si nasconde una visione del mondo del calcio e della competizione “politically correct” che vorrebbe azzerare le differenze dei club

Ma poiché il mondo è molto diverso da quello immaginato da queste “anime tonte” (o finte tali) tutti si sono attrezzati per fregare il Fpf generando le note squallide vicende a cui assistiamo da anni. Ad esempio, poiché è previsto il pareggio in bilancio per i club, si cerca di gonfiare il fatturato con finti sponsor e i soldi sono sempre del club.

Ma dietro l’idea del Fpf c’è di peggio: l’idea che tutto debba essere uguale. Un’idea comunista o social-pallonara che nulla ha anche fare con la realtà. Il delirio di chi vorrebbe tarpare le ali ai club che possono permettersi i grandi campioni. Ma il calcio è bello, anzi bellissimo, proprio per questo. Si pensi alla eroica bellezza di una vittoria di una squadretta neopromossa contro i campioni nazionali.