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Inter, prova di qualità e maturità: Dortmund steso 2-0. Sboccia Esposito

Lorenzo Lamperti

Lautaro (che sbaglia anche un rigore) e Candreva regola i tedeschi. Un'ottima Inter si rilancia per la qualificazione in Champions. Il baby Esposito impressiona

Dopo la prova di immaturità nei venti minuti contro il Sassuolo, ecco quella di maturità contro il Borussia Dortmund. In tre giorni l'Inter di Antonio Conte ha cambiato volto, questa volta molto più rabbioso e concentrato fino al novantesimo, tanto da disinnescare i rischi che potevano seguire il rigore fallito da Lautaro a dieci minuti dal termine quando il risultato era ancora in bilico. E invece Conte stravince la sfida tattica con Lucien Favre e tutti gli interpreti nerazzurri, tranne uno, girano come devono. Con la bella, potenzialmente bellissima, sorpresa di Esposito che nei primi due palloni della vita in Champions fa uno stop d'alta scuola, un elastico e va via in progressione a Hummels, non esattamente uno qualsiasi, e conquista il penalty. In giro c'è di peggio. E ora l'Inter si potrà presentare a Dortmund con due risultati su tre.

INTER-BORUSSIA DORTMUND, LE SCELTE DI FORMAZIONE – Solo due cambi per Antonio Conte rispetto alla sfida di Reggio Emilia contro il Sassuolo, con Godin e Asamoah che prendono il posto di Bastoni (con Skriniar che scivola sul centrosinistra) e Biraghi. Il Borussia Dortmund recupera Burki in porta ma deve fare a meno di Paco Alcacer e di Reus. Il tecnico francese Lucien Favre opta per un tridente offensivo senza punte centrali di ruolo con Sancho (al rientro dopo il ritardo nel ritorno in Germania dopo la sosta per le nazionali), Brandt e il fratello minore di Hazard.

INTER-BORUSSIA DORTMUND, PRIMO TEMPO – Inizio molto vibrante ma con pochi spunto. Si vede che Favre ha visionato l'esordio dell'Inter in Champions contro lo Slavia Praga e piazza un tridente molto largo per tenere bassi Candreva e Asamoah. La linea difensiva è in realtà a tre, con Weigl e Schulz larghi ad andarre a comporre una sorta di 3-4-3. Dopo un paio di incursioni insidiose in area per parte, al 22' l'Inter passa improvvisamente in vantaggio. De Vrij con un preciso lancio trova troppo alta la linea del Borussia, con Lautaro che si infila alla perfezione e infila Burki in uscita per il vantaggio nerazzurro. Poco dopo ancora l'argentino arriva in ritardo di un soffio su un cross di Candreva. Il Dortmund non riesce a cambiare ritmo, almeno fino agli ultimi minuti del primo, quando approfitta di un paio di calcio di punizioni consecutivi per mettere qualche apprensione alla porta nerazzurra, in particolare con un diagonale di Sancho che viene respinto da Handanovic.

INTER-BORUSSIA DORTMUND, SECONDO TEMPO – Si riparte senza sostituzioni. Buon approccio dell'Inter che, dopo pochi secondi, al termine di un'azione fraseggiata porta al tiro Candreva ma la sua conclusione è alta sopra la traversa di Burki. Al 62', dopo un buon momento dei tedeschi, Conte opera il primo cambio. E non è un cambio banale. Fuori uno spento (per non dire inesistente) Lukaku e dentro il baby talento Esposito, al suo esordio stagionale ed esordio in Champions League. Due minuti dopo Borussia vicino al pari con una botta di Brandt dal limite che Handanovic riesce a respingere in controtempo nonostante l'avesse vista partire in ritardo, complice forse anche una leggera deviazione. Al 65' primo cambio anche per i tedeschi con Delaney che fa posto al più offensivo Dahoud. Al 72' gran giocata di Lautaro che si libera al limite dopo un centro rasoterra di Asamoah ma il suo tiro viene respinto in corner. Al 75' un errore in disimpegno in coabitazione tra Godin e Brozovic spalanca l'area di rigore dell'Inter ad Hazard, liberato da Witsel, ma sulla conclusione di Sancho il croato si riscatta salvando quasi sulla linea. Nel frattempo il Borussia è passato alla linea a quattro con l'ingresso di Larsen al posto di Akanji. Al 79' Conte manda invece in campo Biraghi per Asamoah. All'81 straordinaria progressione di Esposito che si lascia alle spalle Hummels e conquista un calcio di rigore raccogliendo l'ovazione di San Siro. Lautaro però si fa respingere la conclusione dagli undici metri da Burki e il Borussia resta in partita. L'Inter continua a essere più in palla del Borussia e in ripartenza dà sempre l'impressione di poter fare male. Impressione confermata a un minuto dalla fine, quando Gagliardini sradica un pallone sulla trequarti difensiva e serve Lautaro che fa correre Brozovic: il croato offre un cioccolatino a Candreva che arriva davanti a Burki e lo trafigge per il meritato raddoppio.

INTER-BORUSSIA DORTMUND, LE PAGELLE DELL'INTER

Handanovic 7. Due interventi decisivi su Sancho e Brandt.

Godin 5,5. Diverse sbavature in fase di costruzione, da un suo errato disimpegno nasce la principale occasione del Borussia.

De Vrij 7,5. Altra prestazione sontuosa in fase difensiva, condita dal secondo assist consecutivo dopo quello di Reggio Emilia.

Skriniar 7. La miglior partita finora per lo slovacco, che torna il muro rabbioso delle due passate annate.

Candreva 7,5. Il gol del raddoppio è il giusto premio per un giocatore completamente ritrovato.

Gagliardini 7. Bravissimo in fase di interdizione ma non sbraca nemmeno in quella di costruzione. Da un suo pallone divelto ai tedeschi nasce il raddoppio.

Brozovic 8. Prestazione maiuscola. Non sbaglia nulla, lancia in porta Candreva, salva un gol sulla linea.

Barella 6,5. Primo tempo arruffone, secondo in crescendo.

Asamoah 6. Diligente, poco di più.

Lautaro 7. Un voto in meno per il rigore sbagliato, ma per il resto conferma che la punta di diamante dell'Inter è lui.

Lukaku 4,5. Presenza pressoché fantasmagorica, sbaglia anche tantissimi movimenti.

Esposito 7,5. Quando lo si vede entrare in campo al posto di Lukaku si pensa che Conte abbia davvero un grande coraggio. Viste le sue prime due giocate della vita in Champions, all'esordio stagionale, si inizia a pensare sia "solo" una scelta logica.

All. Conte 8. Partita perfetta. I rimbrotti post Sassuolo sono serviti e arrivati a destinazione. Manda in campo undici giocatori concentrati dal primo all'ultimo secondo. La qualificazione in Champions è tornata possibile.