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Juventus, Higuain torna in Argentina: "Quarantena obbligatoria di 14 giorni"
Juventus, Higuain negativo al coronavirus torna in Argentina. Ma il presidente del Paese Fernandez: "Quarantena obbligatoria di 14 giorni fino al 31 marzo"
Juventus, Higuain torna in Argentina: "Quarantena obbligatoria di 14 giorni"
Tornato in Argentina per stare vicino alla madre malata, Gonzalo Higuain è ora protagonista di una beffa. Nonostante il Pipita sia negativo al test sul coronavirus, nelle ultime ore è scattata nel Paese sudamericano un'ordinanza che dispone l'isolamento obbligatorio per 14 giorni, come annunciato dal presidente della Repubblica argentina, Alberto Fernandez: "Disponiamo la necessità di stare in quarantena per chi arriva da uno dei Paesi a rischio, così come chi ha avuto contatti con una persona contagiata era obbligato alla quarantena di 14 giorni. A partire dalla mezzanotte tutti dovranno sottoporsi a isolamento sociale, preventivo e obbligatorio", ha dichiarato Fernandez. Da questo momento perciò nessuno può muoversi dalla sua residenza. E il provvedimento durerà fino al 31 marzo. Resta da capire ora se Higuain riuscirà a vedere e stare un po' di tempo con sua madre.
Cosa era successo a Torino
Gonzalo Higuain aveva lasciato l'Italia nella notte tra mercoledì e giovedì per far ritorno in Argentina. Con tutte le autorizzazioni del caso, lasciando così l'hotel bianconero dove era in quarantena. Quella voluta dalla società del presidente Agnelli per dirigenza, dipendenti e giocatori compresi, dopo la positività del difensore Daniele Rugani. Si era quindi presentato all'aeroporto di Torino-Caselle con una certificazione medica, nella quale dichiarava di non essere positivo al coronavirus e di avere un jet privato che lo attendeva in pista. Gli agenti della Polaria, che da settimane stanno monitorando gli arrivi e le partenze da Torino, non hanno potuto far altro che autorizzare il volo, dopo aver anche contattato la società bianconera per capire se le certificazioni presentate fossero autentiche. Visto che i voli per l’Argentina sono tutti bloccati, il Pipita ha organizzato un trasferimento con la famiglia per raggiungere prima la Francia, poi la Spagna e da lì volare verso il Sudamerica.