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Juve, retromarcia procuratore Figc: "Intercettazione Agnelli? Frase del pm"

Juventus, Pecoraro: "Mai accostato Agnelli a 'Ndrangheta"

Juventus, Pecoraro: "Mai accostato Agnelli a 'Ndrangheta"


"Le parole vanno misurate, lei non deve sostenere assolutamente che io abbia affiancato il presidente Agnelli alla 'Ndrangheta. Altrimenti avrei usurpato i ruoli della giustizia ordinaria". Lo ha spiegato il procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, in risposta al senatore Stefano Esposito della commissione antimafia che gli chiedeva un chiarimento definitivo sul deferimento della procura Figc all'indirizzo del numero uno della Juventus, Andrea Agnelli, per la gestione dei biglietti e le presunte connessioni con la criminalita' organizzata.


PECORARO "INTERCETTAZIONE SU AGNELLI? FRASE DA ATTRIBUIRE A PM"


"Noi abbiamo dato una certa interpretazione all'intercettazione di cui si e' parlato molto (tra D'Angelo e Calvo dell'agosto 2016, ndr) e sulla quale sono state dette tante cose. Da una frase presente nelle carte ci sembrava ci fosse una certa confidenza" tra il presidente della Juventus Andrea AGNELLI e Rocco Dominello, "ma ad una lettura migliore e da una revisione logica attribuisco quella frase al pubblico ministero". Queste le parole di Giuseppe Pecoraro, procuratore federale della Figc, nel corso dell'audizione odierna in commissione Antimafia sui presunti rapporti tra Juventus e 'ndrangheta. I componenti della commissione hanno quindi incalzato Pecoraro per capire se, secondo il procuratore, AGNELLI fosse o meno consapevole della famiglia di appartenenza di Dominello. "Dal materiale che abbiamo non posso escludere che AGNELLI avesse conoscenza dell'estrazione familiare di Rocco Dominello - ha sottolineato Pecoraro - Ma io non faccio parte della Procura ordinaria, mi occupo soltanto della questione della gestione dei biglietti"


Juventus: i primi di maggio Agnelli in Antimafia


I primi di maggio verra' ascoltato in Antimafia il presidente della Juventus Andrea Agnelli. Lo ha detto ai giornalisti il coordinatore del comitato Mafia e Sport della Commissione parlamentare antimafia, Marco Di Lello. Di Lello ha detto che entro l'estate l'indagine verra' conclusa e che verranno convocati anche il capo della Polizia Gabrielli e il presidente della Federcalcio Tavecchio. Previste anche le audizioni dei presidenti delle Leghe di serie A e B quando saranno eletti e, oltre alla Juve, i dirigenti responsabili dei club di Crotone, Genoa, Lazio, Inter, Milan, Napoli e Roma.


Pecoraro, Agnelli deferito perché a conoscenza gestione biglietti


I motivi del deferimento sono vari, in primo luogo l'articolo 12 del codice sportivo che prevede che non ci siano contatti con tifosi organizzati e che non è possibile il bagarinaggio. C'è un articolo specifico che dice che è un illecito sportivo: la responsabilità è in primo luogo del presidente che era consapevole dei biglietti o comunque non ha vigilato sulla gestione". Torna così a parlare dei motivi che hanno portato al deferimento di Andrea Agnelli e di altri 3 dirigenti bianconeri il procuratore della Figc, Giuseppe PECORARO, durante l'audizione in Commissione Antimafia. "C'è una responsabilità diretta e una indiretta come rappresentante legale della società Juventus. A noi interessano la condotta antisportiva e la slealtà. Un dirigente non può avere un certo tipo di comportamenti -prosegue PECORARO-. A noi interessa che questi biglietti siano stati venduti da parte di soggetti malavitosi".

 

Pecoraro: Processo Juventus il 26 maggio per non incidere sulla Serie A


Per il processo sportivo sui presunti rapporti tra Juventus e 'ndrangheta per la gestione de biglietti "siamo in attesa dell'udienza del 26 maggio. Il Tribunale federale nazionale ha scelto questa data per far sì che non ci siano effetti sul campionato di Serie A e in modo tale che tutto possa avvenire con la massima serenità". Lo ha dichiarato il procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro durante l'audizione odierna davanti alla commissione Antimafia sull'inchiesta per i presunti rapporti tra Juventus e 'ndrangheta.