Sport
Juventus: "Penalizzazione monstre, roba da Calciopoli, e non finisce qui"
L'avvocato Mattia Grassani: "Potrebbero arrivare altre sanzioni, ancora più pesanti, per gli stipendi del periodo Covid. E c'è la Uefa che da tempo indaga..."
Calcio, processo plusvalenze: "15 punti di penalizzazione non se li aspettava nessuno"
"La sanzione alla Juventus? Questa è una sanzione monstre, quasi raddoppiata rispetto alle richieste dell'accusa. Presuppone una grave colpevolezza, figlia dell'acquisizione delle 14mila cartelle trasmesse dalla procura di Torino alla procura federale. Se non ci fossero state nuove attività d'indagine, non sarebbe stato riaperto il processo". Lo ha detto l'avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo a 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento.
"La penalizzazione di -15 alla Juventus non se la aspettava nessuno, nell'ambito della Serie A non si vedeva una penalizzazione così importante dai tempi di Calciopoli. Ma non è detto che questa sia l'unica sanzione. La procura federale ha un altro fascicolo per un altro filone, quello più scivoloso e più delicato, sulle quattro mensilità della stagione Covid 2020. Se Chinè porterà a processo la Juve e i suoi dirigenti con un nuovo deferimento potrebbero arrivare altri punti di penalizzazione", ha aggiunto Grassani.
"Se le proporzioni hanno un valore il secondo filone sugli stipendi potrebbe non essere da meno. Sono ipotesi e proiezioni ma stiamo parlando di una costola preoccupante che non è andata in archivio ma che verrà affrontata nelle prossime settimane. Quel procedimento deve essere concluso entro fine stagione".
Poi sulla possibile sanzione Uefa, Grassani ha spiegato che "la Uefa ha acceso un faro molto potente sulla Juventus in tempi non sospetti, credo sia in costante contatto con Figc e giustizia italiana. Questo fronte ha stretti collegamenti con il fair play finanziario. Se la sanzione fosse confermata in terzo grado, la Uefa potrebbe adottare provvedimenti autonomi di esclusione".