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L'Italia batte l'Olanda 3-2 e conquista il terzo posto della Nations League
Tifosa italiana

Un sospiro di sollievo per Mancini


Si chiude con la vittoria per 3-2 sull'Olanda e un terzo posto in Nations League (che poco consola) la stagione dell'Italia di Roberto Mancini. In attesa delle partite chiave verso l'Europeo di settembre, il ct azzurro torna dalla final four di Enschede con indicazioni abbastanza chiare: il salto di qualità della sua nuova nazionale ancora non c'è stato, come dimostra il ko con la Spagna, ma le 'frecce' all'arco azzurro, per dirla con lo stesso ct, sono diverse. E tracciano la traiettoria del futuro. Questo dice, in fondo, anche finalina contro gli orange, vinta con un po' di ansia a dispetto del margine iniziale. Primo tempo brillante, secondo di sofferenza, esattamente come tre giorni fa con la Spagna; la differenza sta tutta nell'avversario, un'Olanda poco concreta. Quanto al parco giocatori, Frattesi è una certezza oramai, Retegui e l'esordiente Buongiorno sono in grado di entrare in pianta stabile nel giro, Dimarco un nuovo punto di riferimento. Chiesa sarà rinfrancato dal gol ritrovato dopo due anni. 

Certo, la sofferenza del secondo tempo e dei minuti finali, oltre che della stanchezza evidente di alcuni azzurri, è figlia di una mancanza di solidita' da squadra consolidata. La nuova Italia, quella definitiva, è ancora da plasmare. Per andare sul sicuro, dopo il cambio modulo di giovedì Roberto Mancini torna al 4-3-3, speculare all'assetto dell'Olanda nell'occasione; e visto il peso specifico della finalina si concede a qualche test individuale. In difesa, fa il debutto Buongiorno, 24enne difensore lanciato da Juric nel Toro. In attacco, con Retegui ci sono Raspadori e Gnonto. Scontata la conferma a centrocampo di Frattesi, il migliore degli azzurri contro la Spagna. L'Olanda, che Koeman schiera con larga parte dei titolari, parte alla ricerca del ritmo da imporre e prova a impensierire Donnarumma con un colpo di testa di Van Dijk dopo una manciata di minuti. Ma stavolta il gol lampo è degli azzurri, e nasce da un bel cross di Frattesi da destra, una sforbiciata ciccata da Retegui e l'intuizione di Raspadori, che in area tocca con la suola per la corsa di Dimarco da dietro: sinistro al volo sul palo opposto, e al 6' è già 1-0. La partita si mette in discesa, l'Italia sfrutta l'abbrivio. 

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