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L'Italia batte l'Olanda 3-2 e conquista il terzo posto della Nations League
Tifosa italiana

Verratti, alleggerito da compiti di regia, sembra più a suo agio del solito in una linea mediana che cerca di rubar palla e verticalizzare: poco prima del gol, da un suo lancio già un pericolo con Retegui. Al 20', il raddoppio: Dimarco lanciato nello spazio a sinistra, lo scarico su Raspadori trova l'anticipo di Van Dijk che finisce sui piedi di Gnonto, il suo sinistro al volo rimpallato diventa un assist per Frattesi, che stoppa e batte Bijlow solo davanti alla porta. Stavolta, nè il fuorigioco semiautomatico nè il check su un possibile mani toglie al giovane azzurro la gioia della prima rete con la nazionale. L'Olanda accusa il colpo, De Jong non riesce a velocizzare la manovra e soffre i raddoppi di marcatura. L'Italia è padrona del campo, Dimarco di sinistro dal limite sfiora la terza rete al 27'. Solo nel finale, gli orange si accendono: Gakpo lanciato in area apre il piatto un po' troppo e sfiora il palo (40'), Van Diijk su angolo chiede inutilmente un mani di Cristante Inevitabile che Koeman cambi nella ripresa. Entrano Weghorst, Wijnaldum e Bergwijn, l'assetto è più offensivo. Così l'Olanda parte schiacciando dietro l'Italia, che paga anche la stanchezza. Gakpo è subito pericoloso, Donnarumma respinge, poi al 5' Di Marco si oppone al tiro in area di Bergwijn, mentre al 13' bravo Buongiorno ad anticipare Weghorst, liberatosi in area. Nel mezzo, il tiro di Dumfries bloccato a terra da Donnarumma. 

Mancini prova a uscire dalla pressione con Chiesa e Zaniolo, in campo per Raspadori e Gnonto per sfruttare gli spazi, ma non c'e' tempo per riorganizzarsi che Bergwijn accorcia: ancora un'azione in area, dribbling su Dimarco e sinistro vincente da pochi metri. E' il 23', il 2-1 spinge l'Olanda a scoprirsi. Subito Chiesa ha l'occasione per ristabilire le distanze, la sua fuga a sinistra si chiude con un cross al centro corto per Retegui, ma al 27' l'azione fotocopia si chiude con un sinistro in porta, che si insacca sul secondo palo: è il 3-1 che fa tirare un sospiro di sollievo a Mancini, insofferente in panchina. Il gol di Weghorst a 9' dal termine, su punizione di Koopmeiners rimpallata da Wijnaldum tra la barriera azzurra, lo preoccupa solo per un minuto, il tempo che il controllo Var annulli il 3-2. Ma la rete che riapre arriva al 44': Wjinaldum pescato in area da De Jong in scivolata batte Donnarumma. I minuti di recupero sono nove, ad aumentare l'ansia azzurra e' l'incredibile errore di Pellegrini, subentrato e dunque senza alibi stanchezza, al 94': contropiede quattro contro tre, palla larga dal dischetto a porta aperta. Inutili i tanti palloni alti in area dell'Olanda, Mancini può sorridere e provare di nuovo a pensare positivo. 

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