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"Le Tuffatrici" delle Olimpiadi di Anversa, un gioiello per un(fair) 2023
(Un)fair torna con la seconda edizione (tutte le news): la fiera d'arte di chi pensa fuori dagli schemi presenta "Le tuffatrici" dell’artista Alketa Delishaj
un(fair) presenta "Le tuffatrici" delle Olimpiadi di Anversa 1920
Quando il salto dal trampolino comparve per la prima volta, alle Olimpiadi di Londra del 1908, era una disciplina per uomini. Solo 12 anni dopo, ad Anversa, alle donne venne riconosciuta l’opportunità di librarsi finalmente in volo per poi immergersi in acqua. Ed è proprio da lì che prende le mosse il progetto ambizioso dell’artista Alketa Delishaj, che su carta ritrae “Le Tuffatrici”, collezione di opere della Galleria Alketa Art & Aiello Pini (Mozzecane – Verona), che, sventolando come bandiere i valori dell’inclusione e della parità di genere, impreziosiscono la seconda edizione di un(fair).
La fiera – non fiera di arte contemporanea, diretta da Manuela Porcu e Laura Gabellotto, rivolta a chi pensa fuori dagli schemi e alla nuova generazione di collezionisti, è in programma a Milano, nello spazio di 10.000 mq del Superstudio Maxi, dal 3 al 5 marzo (inaugurazione serale su invito il 2 marzo).
Alketa Delishaj, albanese di nascita, ma veronese di adozione, nel suo lavoro indaga il rapporto tra fotografia e pittura. E così le vecchie istantanee ingiallite diventano lo spunto creativo per quadri e installazioni oniriche. La curiosità che anima l’artista le ha permesso di tornare indietro di più di 100 anni, prendendo a modello le prime tuffatrici donne della storia come Jane Fauntz e Katherine Rawls.
Questa collezione di opere su carta, in cui i movimenti, la dinamicità e l’eleganza di questa disciplina dei tuffi ispirano i tratti delle figure, è la più venduta e la più ricercata del repertorio artistico di Alketa Delishaj. Ad oggi in tutto il mondo sono state vendute più di 70 opere di questa serie.
Ma la collezione della Galleria Alketa Art & Aiello Pini è solo una delle 70 gallerie presenti, cui quest’anno è stato chiesto di selezionare proposte bilanciate dal punto di vista del genere, in un’ottica di parità.
Anche quest’anno (un)fair si conferma uno spazio dove immergersi nella scena contemporanea all’insegna della sostenibilità sia dal punto di vista ambientale (certificazione LEED Gold della sede), che sociale, considerando le diverse proposte artistiche che offrono riflessioni sul tema e la mission a sostegno del sistema arte, degli artisti emergenti e della diffusione della cultura.
(un)fair ha uno sguardo internazionale che valorizza le diversità culturali e spazia da Milano al resto del mondo: Ucraina, Slovacchia, Spagna, Germania, Svizzera, Slovenia, Paesi Bassi, Romania, Singapore, Hong Kong, Giappone, Ecuador e India sono i paesi rappresentati in fiera.
Ad arricchire l’esperienza dei visitatori, ci sarà un ricco programma di intrattenimento, con progetti speciali, uno spazio dedicato ai bambini, eventi collaterali, live performance, incontri, talk e dj set nel segno della ricostruzione delle relazioni sociali. Qualche anticipazione? Sessioni di yoga, arte olfattiva e proposte ludiche interattive.
(un)fair presenta Yog-Art, un’iniziativa itinerante che nasce per avvicinare le persone all’arte attraverso la pratica yoga
Per la sua seconda edizione, (un)fair, la fiera-non-fiera d’arte contemporanea in programma dal 3 al 5 marzo negli spazi del Superstudio Maxi di Milano, inserisce nella sua programmazione entertainment la pratica dello yoga, condotta da insegnanti specializzate. Yoga e arte sono complementari: dallo yoga possiamo imparare a diventare osservatori esterni di ciò che accade dentro di noi, proprio come se stessimo osservando un'opera.
Durante le giornate di (un)fair sarà possibile partecipare all’iniziativa Yog-Art, scoprendo così un modo tutto nuovo per vivere l’esperienza dell’arte contemporanea. Oltre a Marta Massara, curatrice del programma, a condurre le pratiche saranno anche Carolina Dina (venerdì 3 marzo alle ore 12) e Francesca Spennati (domenica 4 marzo alle ore 12).Si ringrazia ATMA Feed Your Soul e ReYoga.L’iniziativa è supportata da YogaFestival.
Su Yog-ArtIl progetto Yog-Art è nato nel 2021 proprio nella galleria di arte moderna e contemporanea Woolbridge, a Biella. Qui Yog-Art si è sviluppato, incontrando un inedito sfondo culturale e creando occasioni uniche e speciali dove praticare yoga.
Marta Massara è un’insegnante certificata che alle competenze relative allo yoga combina l'esperienza pregressa nel mondo dell’arte.Oltre che da Marta, la pratica yoga è stata condotta dall'insegnante Deborah Gheller, da Francesca Spennati (che insieme a Marta forma @yogadestate, account Instagram molto estroso e originale) e Laura Tonella. Fin dal principio l’obiettivo è stato quello di mostrare come yoga, arte e cultura hanno molti aspetti in comune, e che sono molti gli spunti possibili attraverso l’approfondimento del pensiero di un artista.