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Leonardo all'Inter? Il brasiliano: "Pronto a rientrare nel calcio"
Leonardo all'Inter chiamato dal Suning Gropu come dirigente? Gira la voce e il brasiliano intanto...
Leonardo torna all'Inter? Il brasiliano è uno dei nomi accostati ai nerazzurri: la dirigenza del Suning Group avrà bisogno di gente che conosca bene il calcio europeo, italiano e, possibilmente, milanese. Chi meglio di Leo? Una vita all'ombra di San Siro (a lungo rossonero, poi l'esperienza nerazzurra) e quindi dirigente in un club di livello mondiale quale il Psg.
E lui proprio in queste ore confessa la sua voglia di rientrare nel calcio: "Non mi precludo nessuna possibilità, mi sento pronto per rientrare. Lo dico in generale, perché sono stato fermo tanto tempo. E’ ora di ricominciare. Con che ruolo? Potrei essere un allenatore con esperienza dirigenziale e un dirigente che capisce quel che succede in campo. Perché una cosa è chiara: senza squadra non c’è business. E’ questa la particolarità che tutti gli investitori che arrivano in Europa devono tenere in considerazione. E se dall’Oriente o dagli Stati Uniti vogliono venire in Europa un motivo c’è: questo è il centro dello spettacolo", dice alla Gazzetta.
Sui due club di Milano spiega: "A club grandi come Inter e Milan basterà poco per tornare al top. Intanto io il giorno della finale sono rimasto a casa: pensare al passato e vedere la Spagna che domina a San Siro mi faceva effetto. Ma sono sicuro che la risalita sarà veloce. E se l’Inter si mette in casa un gruppo così importante, vuol dire che il progetto è forte. E senza un architetto che lo segua anche nelle difficoltà quotidiane, mandare avanti un’azienda di calcio è impossibile".
Leo e Berlusconi: "Non ha fatto il primo passo, difficile che faccia subito il secondo. Moratti in fondo aveva già ceduto a un investitore straniero e quello di questi giorni è l’atto conclusivo. Per Berlusconi non sarà semplice, ma è il percorso da fare. E lui lo sa perché conosce perfettamente la situazione internazionale e sa che adesso il calcio ha bisogno di un altro tipo di investimenti. Non so se tornerà a investire, non so se cederà anche lui a un gruppo cinese. So che sta facendo tutto a fin di bene: Berlusconi è quasi sinonimo di Milan, così come Moratti era sinonimo di Inter. Non è facile privarsi di quello che rappresenta non soltanto un grande brand, ma una parte della vita tua e della tua famiglia. Logico che ci siano tentennamenti e ripensamenti. Il passato con Berlusconi? Il passato è passato. Il calcio ci abitua a grandi passioni, a emozioni e sentimenti contrastanti. Con il tempo si metabolizza. Il Milan mi ha dato tanto e al Milan sono grato per molte cose".