Sport
Marcell Jacobs, prima il doping poi le scarpe: ennesimo attacco al velocista
Ennesimo attacco all'atleta azzurro, vincitore dell'oro alle Olimpiadi di Tokyo nei 100 metri
Marcell Jacbos scarpe: alcuni hanno messo sotto accusa le Nike MaxFly indossate dal velocista a Tokyo in quanto darebbero un importante vantaggio competitivo
La medaglia d'oro di Marcell Jacobs nella finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020, primo italiano a riuscire in questa impresa, ha scatenato una serie di invidie, insinuazioni e assurde polemiche nei confronti del velocista azzurro. Come se non bastasse l'ironia di alcune testate internazionali e le accuse di doping mosse dai media britannici e americani, prontamente rimandate al mittente dal presidente del Coni Malagò, ora nel mirino sono finite le scarpe indossate da Marcell Jacobs.
Marcell Jacobs scarpe: ennesimo attacco al velocista italiano
A Tokyo l'atleta italiano ha indossato un paio di Nike MaxFly, che grazie al peso ridotto (173 g), i tacchetti corti (meno di 20 mm) e a una nuova tecnologia integrata nella piastra di carbonio inserita nella suola che sembra offrire una sorta di effetto "a molla" permetterebbero di ottenere un vantaggio fino a 8 centesimi. Prima di gridare al doping tecnologico bisogna però fare alcune considerazioni. Innanzitutto le scarpe indossate da Marcell Jacobs hanno ottenuto lo scorso 7 maggio l'approvazione dalle World Athletics, ovvero la federezione internazionale per l'atletica. Inoltre il velocista originario del Texas non era l'unico ad averle ai piedi. Anche l’americano Kerley, che si è poi piazzato secondo, e il cinese Su Bingtian hanno corso con le Nike MaxFly.
"Marcell trova le sue chiodate molto comode - ha spiegato l'allenatore del velocista azzurro, l’ex triplista Paolo Camossi, al Corriere della Sera - sono leggermente penalizzanti nel primo tratto e vantaggiose nel finale".