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Mike Maignan in Tottenham-Milan? Come Dino Zoff in Italia-Brasile 3-2
Mike Maignan (Tottenham-Milan) e Dino Zoff (Italia-Brasile), due parate storiche a confronto
Milan cancella il Tottenham dalla Champions. Maignan magico su Kane
Il Milan vola ai quarti di finale di Champions League dopo aver cancellato il Tottenham nel doppio turno degli ottavi: gli Spurs sono risultati inoffensivi, quasi mai pericolosi verso la porta rossonera tra andata e ritorno. Anzi, il solo gol di distacco (1-0 a San Siro con un Diaz da applausi e un Thiaw impressionante, 0-0 al White Har Lane) tra le due squadre non fotografa realmente il divario mostrato dal campo.
Il "quasi mai pericolosi" però è legato a un episodio, uno solo, ma che avrebbe potuto cambiare la storia di questa euro-sfida. Minuto 93, 180 secondi dalla fine del tempo di recupero che separava il Diavolo da un traguardo che mancava da 11 anni nella casa rossonera: palla in mezzo di Son da calcio piazzato, Harry Kane svetta in un'area più ingolfata dell'autostrada del sole il giorno di Ferragosto e il suo colpo di testa fa gelare il sangue di tutti i milanisti. Ma tranquilli: c'è Mike Maignan che, con un tuffo prodigioso, si oppone al bomber del Tottenham e a un destino beffardo evitando i tempi supplementari. Un intervento clamoroso, di quelli che valgono non uno, ma due gol.
"Una parata molto importante. Ero molto concentrato, sapevo che in quel momento la palla poteva arrivare quindi ero molto concentrato per non prendere gol”, ha detto Magic Mike ai microfoni di Prime Video dopo il match di Londra. Lui che ha guidato la difesa con personalità come sempre: le uscite sicure, la capacità di far partire la manovra rossonera con i suoi lanci... quanto era mancato Maignan al Diavolo in questi mesi!
Mike Maignan (foto Lapresse)
Mike Maignan in Tottenham-Milan come Dino Zoff in Italia-Brasile ai Mondiali '82 di Spagna
Il Diavolo vola in paradiso ma la memoria vola indietro nel tempo: 5 luglio 1982, Italia-Brasile 3-2 ai Mondiali di Spagna. La partita del secolo. Il match che tutti ricordano per la storica tripletta di Paolo Rossi, il Pablito che sta dentro ai cuori azzurri ancora oggi, oltre 40 anni dopo quel giorno, l'uomo che avrebbe condotto gli azzurri di Enzo Bearzot alla terza stella iridata (con la gioia immensa di quella clamorosa vittoria in finale contro la Germania per 3-1 e l'urlo di Tardelli consegnato alla storia).
Flashback.
Anche quel match contro una Seleçao mostruosa (Zico, Falaco, Socrates, Junior...), considerata la squadra eletta a trionfare in quel Mundiale e destinata a prendere l'eredità dal Brasile di Pelè (vincitore a Messico '70 proprio contro l'Italia: 4-1 e quante polemiche per i 6 minuti di Rivera, ma questa è un'altra storia), ebbe una sliding doors simile. Nei minuti finali, un colpo di testa di Oscar in mezzo all'area affollatissima dell'Italia venne bloccato da un tuffo miracoloso di Zoff. Super Dino salvò il 3-2 e quella fu la premessa per la cavalcata vincente di cui si diceva.
Ecco, le analogie finiscono qui: il Milan di Stefano Pioli ha realizzato una bellissima impresa eliminando una delle prime 4-5 squadre della ricchissima Premier League e si è qualificato meritatamente tra le prime 8 d'Europa. Già così per Leao e compagni è come aver vinto la Champions.
Però con un Maignan così (decisivo nello scudetto milanista della scorsa stagione) sognare è lecito sempre e comunque.
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