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Coronavirus immunità da cellule T che va oltre i test sierologici? Lo studio
Coronavirus, esiste immunità da cellule T? Lo studio svedese
Coronavirus immunità da cellule T che va oltre i test sierologici?
Molte persone malate di Covid-19 in modo lieve o asintomatico hanno sviluppato una «immunità mediata da cellule T» al coronavirus, anche se non risultano positivi agli anticorpi nei test sierologici.
Coronavirus immunità più alta? Lo studio
L'immunità al covid-19 potrebbe essere dunque più diffusa di quanto rivelato dai test sierologici? Lo rivelerebbe una ricerca del Karolinska Institutet e del Karolinska University Hospital di Stoccolma (Svezia). Seguendo la logica di questo studio probabilmente più persone hanno sviluppato immunità al SARS-CoV-2 rispetto a quanto indicato dai test sierologici.
Coronavirus, esiste immunità da cellule T? Lo studio svedese
Esiste quindi una immunità da cellule T? La ricerca spiegherebbe anche come mai alcune persone che si sono ammalate di coronavirus non risultano positive ai test sierologici. L'attenzione quindi si sposterebbe su un’altra parte della risposta del sistema immunitario alla malattia. I linfociti T sono dei globuli bianchi specializzati nel riconoscimento delle cellule infette da virus e risultano essere una parte essenziale del sistema immunitario. Secondo questo studio il doppio delle persone ha sviluppato l’immunità delle cellule T rispetto a quelle in cui siamo in grado di rilevare gli anticorpi.
Coronavirus, esiste immunità da cellule T. I risultati dello studio
Questo studio sul coronavirus legato all'immunità da cellule T ha coinvolto pazienti ricoverati all’ospedale universitario Karolinska e i loro familiari asintomatici esposti. Inclusi nella ricerca anche donatori di sangue sani che hanno donato il sangue nel 2019-2020 (il gruppo di controllo). E' stato notato che non erano solo le persone con Covid-19 verificato a mostrare l’immunità delle cellule T, ma anche molti dei loro familiari asintomatici esposti. Non solo. Il 30% dei donatori di sangue attivi nel maggio 2020 aveva cellule T specifiche per Covid-19, una cifra molto più elevata rispetto a quella rilevata con i test sugli anticorpi. «I nostri risultati indicano che nella popolazione l’immunità è probabilmente significativamente più elevata di quanto suggerito dai test anticorpali», afferma il professor Hans-Gustaf Ljunggren del Center for Infectious Medicine al Karolinska Institutet.
Coronavirus, immunità da cellule T? “Anticorpi solo una spia del Covid, forse non la migliore”
“Gli anticorpi sono solo una manifestazione della risposta immunitaria, ma il cuore della risposta adattativa, quella che viene dopo la ‘prima linea’ di difesa, sono le cellule T – ha spiegato Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas, al Corriere della Sera. Se i risultati dello studio fossero confermati, potrebbero indicare che più soggetti nella popolazione hanno sviluppato immunità al Sars-CoV-2 rispetto a quanto suggerito dai test anticorpali. “Se si misura la risposta mediata dalle cellule T – precisa Mantovani – si trova che soggetti che sulla base degli anticorpi non hanno avuto una risposta, in realtà la risposta l’hanno avuta. Gli anticorpi sono solo una spia di una risposta immunitaria e lo studio suggerisce che possano non essere la migliore”.