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Il Milan di Pioli: rilancio di Paquetà, Piatek e poi... Ecco come cambia

Giorda Brega

Stefano Pioli pronto a disegnare il nuovo Milan a caccia dell'Europa: da Piatek a Paquetà, da Bennacer a Rafael Leao

Milan, Pioli e il rilancio di Piatek e Paquetà

Inizia l'era Pioli al Milan. Il nono allenatore negli ultimi sei anni arriva per rilanciare la classifica della squadra (3 vittorie e 4 sconfitte, ma in fondo la zona Champions è solo 4 punti sopra) e con essa anche le quotazioni di alcune stelle che non sono riuscite a brillare o a trovare spazio nel breve regno (111 giorni) di Marco Giampaolo. In primis ovviamente Krzysztof Piatek, Pistolero a segno solo due volte in questo campionato e sempre su rigore: il Diavolo in zona Europa passa fortemente dal ritorno al gol con frequenza dell'attaccante polacco preso nel gennaio scorso al Genoa per circa 35 milioni di euro. Il secondo nome su cui c'è grande attesa è quello di Lucas Paquetà. Il brasiliano ha collezionato diverse panchine in questo inizio di stagione e per lui vale lo stesso discorso di Piatek: è uno di quei giocatori che può permettere il salto di qualità a questo Milan. Il 22enne ex Flamengo - arrivato a gennaio - ha colpi e talento, mostrati a intermittenza in questa prima fase della sua avventura italiana. Ora che il suo periodo di ambientamento e conoscenza del nostro campionato si è compiuto, va messo nelle condizioni di mostrare pienamente le sue doti.

Milan-Pioli: il 4-3-3 con Suso e Leao

Stefano Pioli è allenatore ha ama giocare con il 4-3-3: se verrà confermato questo schema anche nella sua avventura come allenatore del Milan è probabile rivedere Paquetà nel ruolo di mezzala sinistra titolare. Jesus Suso dal canto suo riprenderà pienamente la sua mattonella di destra tra i 3 davanti, dopo questi primi mesi di stagione in cui lo spagnolo era partito come trequartista (esperimento non riuscito) salvo poi tornare sulla fascia (ma con il primo tempo del derby perso contro l'Inter in cui lo si rivide nuovamente più centrale). Sulla sinistra spazio a Rafael Leao: il 20enne campioncino portoghese è stato la più bella novità in questo inizio di stagione e moltissimi tifosi e addetti ai lavori erano rimasti spiazzati nel vederlo in panchina contro il Genoa (il suo ingresso a inizio secondo tempo è stato non a caso determinante nel ribaltare la partita).

RAFAEL LEAO MILANRAFAEL LEAO (foto Lapresse)
 

Pioli-Milan: Rebic alternativa di lusso

Attenzione comunque ad Ante Rebic che si candida a prima alternativa nel reparto offensivo dopo aver collezionato solo 63 minuti in campo da quando è stato preso in rossonero: la dirigenza del Milan crede molto nel 26enne esterno d'attacco croato (vicecampione del mondo a Russia 2018) e lui è uomo perfetto a giocare come esterno nel 4-3-3. Lo ha dimostrato all'Eintracht Francoforte (ha corsa, personalità e l'anno scorso sono stati 9 gol in 28 presenze in Budesliga) e può farlo più che mai con la maglia del Milan.

Pioli e il centrocampo del Milan: tra Biglia e la valorizzazione di Bennacer

A centrocampo bisognerà capire quali scelte opererà Stefano Pioli. Difficile pensare di rinunciare a Frank Kessie (che garantisce quantità, grinta e inserimenti senza palla). Ai tempi della Lazio il suo playmaker era Lucas Biglia e questo potrebbe far pensare che anche in rossonero si affiderà all'argentino. Ma quest'estate il club di via Aldo Rossi ha fatto una scommessa importante con Ismael Bennacer preso dall'Empoli per circa 18 milioni e vedendolo poi consacrarsi come miglior giocatore della Coppa d'Africa. Il centrocampista algerino (classe '97) ha visione di gioco, testa alta e piedi buoni: Pioli avrà certamente il compito di consacrare il suo talento.

I jolly del Milan di Pioli: Bonaventura e Calhanoglu

Tra centrocampo e attacco, Stefano Pioli avrà a disposizione due jolly. Il primo è Bonaventura che può essere poi il giocatore giusto per scardinare le difese: Jack - ormai pienamente recuperato dopo l'operazione al ginocchio della scorsa stagione - è il centrocampista rossonero che ha più confidenza con il gol, sa dare l'assist giusto ai compagni e ha esperienza di lungo corso, forte dei suoi cinque anni da milanista. Il secondo è Calhanoglu. Luci e ombre nel rendimento del turno in queste prime partite di campionato: Hakan potrebbe anche essere riproposto da esterno come ai tempi di Gattuso (anche se la concorrenza non manca...). In questo senso è anche possibile che il nuovo Milan possa 'rimodularsi' in qualche partita o in alcune fasi del mach con un 4-3-1-2.

La difesa del Milan di Pioli

La difesa titolare del Milan davanti a Donnarumma, salvo sorprese, pare disegnata: Calabria (squalificato contro il Lecce: toccherà ad Andrea Conti), Romagnoli, Musacchio e Theo Hernandez. Con un occhio, nel medio periodo, a Mattia Caldara che ha recuperato dopo l'operazione al legamento crociato del ginocchio e si prepara a rientrare in gruppo.

Milan, la missione di Stefano Pioli

La missione di Stefano Pioli (contratto fino al 2021) dunque è chiara: valorizzare i talenti di questo Milan, creare quell'entusiasmo che può dar fiducia, facendo volare una squadra giovane con ottime potenzialità (magari aiutato da un paio di acquisti ad hoc a gennaio) e conquistare quei tifosi scettici (#Pioliout tendenza mondiale di Twitter in poche ore, ma le vittorie sul campo sono il modo migliore per 'cancellare' e 'cambiare' gli hastag lanciati via social) e riportare il Milan in Europa.