Pato sul Milan: "Berlusconi gentleman, Ronaldo e Playboy..."
Pato: "Al mio arrivo al Milan Ronaldo mi mise in mano Playboy". I ricordi del Papero sul suo Milan
Pato su Berlusconi e la tua vita privata ai tempi del Milan
“Lui con me è sempre stato lo stesso. E’ stato un gentleman e mi ha trattato sempre tanto bene, anche quando sono andato da lui per chiedergli di tornare in Brasile e all’inizio non voleva lasciarmi andare. Però alla fine ci siamo trovati d’accordo e ha capito anche grazie al dottor Galliani che la cosa giusta era lasciarmi partire. Li ringrazio entrambi. Il rapporto con loro è sempre stato dei migliori”. Parole di Alexandre Pato nell'intervista intitolare "la rivincita di Pato" su Fox Sports.
Milan, Pato ancora su Berlusconi
"Ho conosciuto il Milan quando c’era Berlusconi e sono andato via quando c’era Berlusconi. E’ diverso il Milan senza di lui ma l’immagine del Milan sarà sempre Berlusconi. Il Milan sta cambiando tante cose e la squadra si sta mettendo apposto. Loro vogliono giocare solo con italiani ma sono sicuro che il Milan tornerà ad essere quello di sempre anche se oggi in Italia conosciamo la forza della Juve. Il Milan ha dei grandi giocatori, guardo sempre le partite, il prossimo anno giocherà in Europa".
PATO E LA VITA PRIVATA AI TEMPI DEL MILAN
"I giornali dicono tante cose però io non ho mai lasciato che la vita privata potesse entrare in campo con me. Ho sempre dato la mia vita per il club, difeso i miei compagni, dato il meglio per i miei compagni. Nella mia vita privata condivido i miei migliori momenti in campo ma non ho mai permesso si intromettesse nel mio lavoro”.
PATO SU ANCELOTTI
“Fino a poco tempo fa riuscivo a parlare con lui, se non fosse stato per lui non sarei andato al Milan. Mi piacerebbe incontrarlo di nuovo. Ancelotti è stato importantissimo per quello che sono diventato nel mondo del calcio oggi ed è un esempio di persona. Quando ero al Milan ero piccolino ed è stato come un papà per me. Il primo giorno mi disse di fare quello che sapevo fare, ovvero giocare a calcio”.
PATO, "IL MOMENTO PIU' BELLO CON LA MAGLIA DEL MILAN"
“Il momento più bello con la maglia del Milan è stato quando sono arrivato a Milano con la gente che mi aspettava fuori dall’aeroporto, che si alzava per darmi la mano e quando ho indossato la prima volta la maglia rossonera.
PATO, IL SUO ARRIVO AL MILAN
"Dopo il mondiale per Club che vinsi si sono susseguiti i nomi di squadre importati intorno al mio nome ma quando è arrivato il Milan ci ho pensato tanto perché c’erano tanti giocatori con i quali volevo giocare, avevano vinto la Champions e ho deciso anche con i miei genitori, con la mia famiglia. Dissi loro che volevo andare al Milan!”.
LA PRESSIONE SU PATO AI TEMPI DEL MILAN
“La pressione in sé non la sentivo perché, quando sono arrivato al Milan, stavo in un sogno. Giocavo perché lì stavo bene, perché amo il calcio. La pressione in sé l’ho sentita dopo. Quando ho eseguito le visite mediche ho fatto anche il test per gli occhi ma con il palmo della mano destra ho premuto troppo così da non vederci più bene. Il medico mi mise delle gocce di collirio che mi hanno offuscato la vista ancor di più e quando sono arrivato a Milanello avevo gli occhi chiusi e non riuscivo a vederci più proprio nel momento di presentazione con Ancelotti e gli altri giocatori".
PATO E RONALDO
"Quando sono arrivato al Milan ho incontrato tanti giocatori fortissimi. In spogliatoio ero seduto tra Maldini e Ronaldo e di fronte avevo Kakà. Uno dei primi giorni ricordo che Ronaldo mi chiese se volessi entrare nel suo gruppo, facendomi vedere un giornale di playboy, oppure nel gruppo di Kakà che aveva un po’ cose di chiesa in spogliatoio”.
LA NUOVA VITA DI PATO AL VILLARREAL
“Qui in Spagna mi sto trovando molto bene. Dopo un’esperienza in Brasile tornare in Europa era il mio sogno. Mi sento come quando sono arrivato al Milan.
Bonera mi ha parlato benissimo della squadra, ho parlato con l’allenatore e ringrazio loro per avermi dato questa possibilità.
Abbiamo grandi qualità, siamo molto uniti, l’allenatore che sta facendo bene con un ottimo staff e siamo tutti contenti nel nostro lavoro. Abbiamo tante qualità per poter arrivare a una finale”.
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