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Pensioni, APE, giovani, età massima: summit. I nodi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE

Pensioni: Uil, congelare innanzitutto innalzamento età. RIFORMA PENSIONI I NODI

Pensioni, APE, giovani, età massima: summit. I nodi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE - PENSIONI:  CONFRONTO POLETTI-SINDACATI, GIOVANI IN PRIMO PIANO

Misure per le PENSIONI dei giovani, a partire dalla modifica del sistema di calcolo e dalla pensione minima di garanzia. E la richiesta dei sindacati di neutralizzare l'aumento automatico dell'età pensionabile per effetto dell'adeguamento all'aspettativa di vita previsto per il 2019. Sono i temi in primo piano nel tavolo di confronto fra Governo e sindacati che riparte domani. Temi che si affiancano a quello, caro in particolare alle organizzazioni che rappresentano i pensionati, della rivalutazione delle attuali PENSIONI. L'incontro al ministero del lavoro si annuncia comunque interlocutorio, anche se i sindacati si attendono dal Governo alcune risposte puntuali. E' la Uil, in particolare, a chiarire che "occorre innanzitutto congelare l'innalzamento dell'età di accesso alla pensione previsto per il 2019".

Pensioni, APE, giovani, età massima: summit. I nodi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE - Sindacati, le richieste

Poi, prosegue il sindacato di via Lucullo, "bisogna eliminare le disparità di genere che penalizzano pesantemente le donne, definire interventi per le future PENSIONI dei giovani, rilanciare la previdenza complementare estendendo la fiscalità incentivante anche ai lavoratori pubblici, ripristinare la perequazione dei trattamenti pensionistici, varare la riforma della governance Inps e separare la spesa previdenziale da quella assistenziale per dimostrare alla Ue che la spesa per PENSIONI in Italia è sotto la media europea". Richieste e aspettative che si intrecciano con il dibattito politico di questi giorni. La Uil evidenzia che "vanno portate avanti contemporaneamente le problematiche dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati" e che "la presunta contrapposizione che periodicamente viene avanzata strumentalmente tra giovani e i pensionati non riguarda l'azione e la proposta del Sindacato italiano". In particolare, è necessario "reintrodurre elementi di equità e flessibilità nel nostro sistema previdenziale con chiari vantaggi per i giovani che potranno beneficiare di una ripresa del turn over del mercato del lavoro".

Pensioni, APE, giovani, età massima: summit. I nodi. RIFORMA PENSIONI NOTIZIE - Pensioni: Uil, congelare innanzitutto innalzamento eta' 

La Uil si aspetta dal Governo risposte chiare sui temi al centro del confronto della fase II sulla Previdenza, sostenendo che "occorre innanzitutto congelare l'innalzamento dell'eta' di accesso alla pensione previsto per il 2019". La nota sindacale arriva alla vigilia dell'incontro col Governo previsto per domani. Per la confederazione, "bisogna eliminare le disparita' di genere che penalizzano pesantemente le donne, definire interventi per le future Pensioni dei giovani, rilanciare la previdenza complementare estendendo la fiscalita' incentivante anche ai lavoratori pubblici, ripristinare la perequazione dei trattamenti pensionistici, varare la riforma della governance Inps e separare la spesa previdenziale da quella assistenziale per dimostrare alla UE che la spesa per Pensioni in Italia e' sotto la media europea". La Uil "ha sempre portato avanti contemporaneamente le problematiche dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati. La presunta contrapposizione che periodicamente viene avanzata strumentalmente tra giovani e i pensionati non riguarda l'azione e la proposta del Sindacato italiano. Sull'insieme di questi temi e' possibile continuare, come si e' cominciato a fare con l'ultima legge di bilancio, a reintrodurre elementi di equita' e flessibilita' nel nostro sistema previdenziale con chiari vantaggi per i giovani che potranno beneficiare di una ripresa del turn over del mercato del lavoro".

PENSIONI, APE E LE DIVISIONI NEL PD

Una parte del Pd, vicina all'ex premier Renzi, punta a un aumento di 40 euro al mese per i pensionati incapienti, quelli cioè con un reddito annuale inferiore agli 8000 euro e che quindi non percepiscono gli 80 euro. Una misura che costerebbe alle casse dello stato circa 2 miliardi. Più probabile l'ipotesi di rifinanziare e potenziare l'ape sociale, l'anticipo pensionstico gratuito destinato ad alcune catregorie di lavoratori o ex lavoratori, come disoccupati, portatori di handicap o impegnati in mansioni usuranti.