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Pensioni Ape Social e quota 41 ok. RICORSI ALL'INPS. Riforma pensioni news

Pensioni APE SOCIAL e APE PRECOCI: domande entro 15/7. RIFORMA PENSIONI SVOLTA

PENSIONI: INCA CGIL, RICORSI CONTRO INPS PER CALCOLI ANZIANITA' CONTRIBUTIVA


"L'Inca annuncia ricorsi contro l'Inps che ribadisce ancora una volta che dal calcolo dell'anzianità contributiva, per coloro che risultano senza occupazione al 28 dicembre 2011, sono esclusi la contribuzione volontaria, l'accredito figurativo per eventi che si sono verificati al di fuori del rapporto di lavoro dipendente del settore privato, da riscatto non correlato ad attività lavorativa". E' quanto si legge nell'ultimo numero della rivista del patronato, 'Esperienze'. "Una decisione -spiega Morena Piccinini, presidente dell'Inca- giudicata grave e arbitraria per Inca Cgil, che ha promesso di avviare ricorsi amministrativi e, se necessari, anche legali. La posizione di Inps non ha alcun supporto legislativo e non è neppure coerente con le intenzioni del legislatore che, al momento della stesura della norma, voleva ridurre le penalizzazioni di quanti, soprattutto donne, sarebbero rimasti intrappolati, senza la deroga, dall'innalzamento brusco dei requisiti introdotti con la riforma della legge Monti-Fornero". L'Inps, avverte, "stabilisce che solo per loro vale la regola di escludere dal computo dell'anzianità contributiva i versamenti volontari, figurativi per servizio militare, maternità fuori dal rapporto di lavoro, disoccupazione indennizzata, mobilità, nonché i periodi di riscatto per il conseguimento del titolo di studio". "Così facendo -ribadisce Piccinini- crea una divisione illegittima e profondamente ingiusta tra chi era a quella data occupato e chi invece non lavorava. I più fortunati potranno valorizzare tutta la contribuzione anche figurativa, quelli, soprattutto donne, meno avvantaggiati rischiano di vedersi scippare sotto il naso il loro diritto, nonostante le espresse intenzioni del legislatore"

PENSIONI: APE SOCIAL, SCADE IL 15 LUGLIO TERMINE DOMANDE. RIFORMA PENSIONI NEWS


Andranno presentate entro il 15 luglio le domande per l'Ape social di chi matura i requisiti previsti. E' quanto indica il decreto attuativo firmato dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Il provvedimento prevede che verranno però considerate anche le richieste arrivate dopo la scadenza e che verranno soddisfatte limitatamente nel caso avanzassero fondi. Chi raggiungerà i requisiti nel corso del 2018 avrà invece tempo per presentare la domanda fino al 31 marzo dell'anno prossimo.


Pensioni, APE SOCIAL E NON SOLO: Renzi, presto quattordicesima per pensioni minime


"Prossimamente in arrivo la quattordicesima per le Pensioni minime, come da risorse stanziate in Legge di Bilancio". Lo scrive su Facebook il segretario del Pd, Matteo Renzi.


PENSIONI APE SOCIAL E APE PRECOCI: RENZI, "OTTIMO LAVORO GENTILONI, ALTRA PROMESSA MANTENUTA". ANTICIPO PENSIONISTICO SVOLTA


"Ottimo lavoro, Presidente! Un'altra promessa mantenuta. Passo dopo passo". Così Matteo Renzi su Twitter commenta la firma del premier Paolo Gentiloni sui decreti per l'anticipo pensionistico.


Pensioni APE SOCIAL domande al 15 luglio. APE E PRECOCI, RIFORMA PENSIONI NEWS


Migliaia di persone potranno anticipare i tempi della pensione con i decreti su Ape social e Ape precoci firmati dal premier Paolo Gentiloni.  Le domande per l'accesso all'anticipo pensionistico sociale con i requisiti raggiunti entro il 2017 andranno presentate entro il 15 luglio. Chi raggiunge i requisiti nel 2018 dovrà fare domanda entro il 31 marzo 2018.


PENSIONI APE SOCIAL LE NOVITA' DELLA RIFOMA PENSIONI


Riguardo l'Ape social, il provvedimento è un'indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall'Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L'indennità è corrisposta fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione (di vecchiaia o anticipata). Il beneficio dell'Ape social è riconosciuto nel limite 300 milioni di euro per il 2017, 609 milioni di euro per il 2018, 647 milioni di euro per il 2019, 462 milioni di euro per il 2020, 280 milioni di euro per il 2021, 83 milioni di euro per il 2022 e 8 milioni di euro per il 2023.