Tumore al polmone, immunoterapia risveglia linfociti più giovani. SCOPERTA
Tumore al polmone, immunoterapia, nuova frontiera della lotta contro il cancro. TUMORE AL POLMONE, LO STUDIO
Tumore al polmone, immunoterapia risveglia linfociti più giovani. TUMORE AL POLMONE SCOPERTA
Uno studio italiano, firmato dagli scienziati di Humanitas e co-finanziato dall'Airc, fa luce sui meccanismi d'azione di alcune forme immunoterapia, nuova frontiera della lotta contro il cancro.
Tumore al polmone, immunoterapia risveglia linfociti più giovani. TUMORE AL POLMONE SCOPERTA - LA RICERCA
Secondo quanto emerge dalla ricerca, condotta su pazienti con tumore al polmone e pubblicata sul 'The Journal of Experimental Medicine', i trattamenti che puntano a risvegliare le cellule immunitarie 'addormentate' dalla malattia agiscono in particolare sui linfociti T più giovani e attivi. Il lavoro è frutto di una collaborazione tra il Laboratorio di immunologia traslazionale dell'Irccs Humanitas di Rozzano (Milano), con Enrico Lugli Principal Investigator, e la Sezione di chirurgia robotica toracica di Humanitas guidata da Giulia Veronesi. Primi autori l'immunologa Jolanda Brummelman, sostenuta da una borsa triennale dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro, e la bioinformatica Emilia Mazza, sostenuta da una borsa postdoc della Fondazione Veronesi.
Tumore al polmone, immunoterapia risveglia linfociti più giovani. TUMORE AL POLMONE SCOPERTA - L'apparato di difesa
Il nostro apparato di difesa, ricordano gli esperti Humanitas, è un po' come una straordinaria automobile capace di viaggiare ad elevata velocità. Per funzionare bene e non andare fuori strada quest'auto ha bisogno di acceleratori che la facciano partire e correre, ma anche di freni che le permettano di rallentare e di fermarsi quando il è caso. Questi freni naturali si chiamano checkpoint immunitari e a volte il cancro li inceppa. Toglierli è l'obiettivo dell'immunoterapia basata su anticorpi che bloccano i checkpoint immunitari, come anti-PD-1/PD-L1, che "ha recentemente rivoluzionato la storia clinica di diversi tipi di tumore - sottolineano gli specialisti - fra cui alcuni tipi di cancro al polmone, consentendo di aumentare la sopravvivenza dei pazienti".
Tumore al polmone, immunoterapia risveglia linfociti più giovani. TUMORE AL POLMONE SCOPERTA - come agisce l'immunoterapia
L'immunoterapia agisce da un lato disinnescando i freni immunitari, dall'altro risveglia particolari cellule-soldato, i linfociti T, che all'interno del tumore sono come narcotizzati dalla malattia. "Nello studio - riferisce Lugli - abbiamo preso in esame 53 pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (Nsclc), a uno stadio operabile e quindi sottoposti a intervento chirurgico.
Tumore al polmone, immunoterapia risveglia linfociti più giovani. TUMORE AL POLMONE SCOPERTA - la citometria
Utilizzando una tecnologia particolarmente innovativa, la citometria a flusso a 30 parametri, siamo stati in grado di definire con notevole precisione le proprietà immunitarie delle cellule T che esprimono il checkpoint PD-1". Così "abbiamo dimostrato che queste cellule non sono tutte uguali, ma sono organizzate in gerarchia: le più giovani, identificate dal recettore di membrana CXCR5, rimangono funzionali e sono potenzialmente in grado di esercitare una potente attività anti-tumorale, mentre le più differenziate (le più anziane) perdono tale capacità".
Tumore al polmone, immunoterapia risveglia linfociti più giovani. TUMORE AL POLMONE SCOPERTA - i checkpoint immunitari
Togliere i checkpoint immunitari è l'obiettivo dell'immunoterapia basata su anticorpi che bloccano i checkpoint stessi, come anti-PD-1/PD-L1, che "ha recentemente rivoluzionato la storia clinica di diversi tipi di tumore - sottolineano gli specialisti - fra cui alcuni tipi di cancro al polmone, consentendo di aumentare la sopravvivenza dei pazienti". L'immunoterapia agisce da un lato disinnescando i freni immunitari, dall'altro risveglia particolari cellule-soldato, i linfociti T, che all'interno del tumore sono come narcotizzati dalla malattia.
Tumore al polmone, immunoterapia risveglia linfociti più giovani. TUMORE AL POLMONE SCOPERTA - preso in esame 53 pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (Nsclc)
"Nello studio - riferisce Lugli - abbiamo preso in esame 53 pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (Nsclc), a uno stadio operabile e quindi sottoposti a intervento chirurgico. Utilizzando una tecnologia particolarmente innovativa, la citometria a flusso a 30 parametri, siamo stati in grado di definire con notevole precisione le proprietà immunitarie delle cellule T che esprimono il checkpoint PD-1". Così "abbiamo dimostrato che queste cellule non sono tutte uguali, ma sono organizzate in gerarchia: le più giovani, identificate dal recettore di membrana CXCR5, rimangono funzionali e sono potenzialmente in grado di esercitare una potente attività anti-tumorale, mentre le più differenziate (le più anziane) perdono tale capacità".
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