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Tumori, via il cancro con ago rovente. Bimba torna a dormire dopo due mesi
Tumore annientato con ago, bimba torna a dormire dopo due mesi
Tumori, via il cancro con ago rovente. Bimba torna a dormire dopo due mesi
Via il tumore con ago rovente - Le era stato diagnosticato un osteoma osteoide, neoplasia benigna che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti, prediligendo le femmine, solitamente localizzata nelle ossa lunghe e caratterizzata da dolore molto forte. Un dolore che, insorgendo prevalentemente la notte, le rendeva impossibile il riposo.
Tumore annientato con ago, bimba torna a dormire dopo due mesi - La storia
La storia riguarda una bimba di 6 anni, che non riusciva a dormire dallo scorso Ferragosto a causa di un tumore. La piccola è stata sottoposta a intervento di termoablazione a radiofrequenza Tc-guidata all'ospedale Madre Teresa di Calcutta di Monselice, è guarita e ha ripreso a dormire.
Tumore annientato con ago, bruciato a 80 gradi
Quel tumore che la teneva sempre sveglia è stato agganciato con un ago, bruciato a 80 gradi e annientato. L'operazione, durata circa 45 minuti, con una quota di radiazioni molto bassa, è stata eseguita da Gianluca Bisinella, direttore dell'Unità operativa complessa di Ortopedia e traumatologia; dal radiologo interventista Matteo Todisco, dall'anestesista Pietro Cattaneo. L'origine di tale tumore è ancora sconosciuta, ma il quadro radiologico è caratteristico: si riconosce un 'nidus', ovvero una piccola area rotondeggiante, più spessa del normale. Al posto di eseguire la chirurgia tradizionale, con raschiamento del 'nidus' e i possibili rischi dell'intervento, i clinici hanno adottato una tecnica radiologica con numerosi vantaggi: accesso mini-invasivo senza cicatrici chirurgiche, sicurezza nella localizzazione della sede di trattamento, bassissimi rischi legati all'intervento, ricovero di una sola notte.
Tumori, via il cancro con ago rovente. Bimba torna a dormire dopo due mesi - parla il direttore generale dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta
"Non solo alte competenze, sapienza delle mani e alte tecnologie ma anche capacità di adattarle in modo flessibile e personalizzato: è questa la chiave di volta della più moderna assistenza - commenta il direttore generale dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta - resa vestito sartoriale, cucito su misura addosso proprio a quel paziente". L'osteoma, localizzato nella testa del femore di destra, era di circa 4 mm e aveva forma allungata con sviluppo di 10 mm. Con la bimba in anestesia generale, i medici hanno utilizzato una sonda a radiofrequenza con una punta con un potere di ablazione di 5 mm. Per un completo trattamento, "è stato necessario applicare due aghi posizionati in parallelo nei 10 mm di lunghezza della lesione. Abbiamo raggiunto la lesione in due punti distinti in modo da programmare la completa bruciatura del tumore. Successivamente - spiegano Bisinella e Todisco - abbiamo creato due tunnel nell'osso con dei fili chirurgici da 1,8 mm, detti fili di Kirshner, in modo da poter introdurre la sonda a radiofrequenza". A questo punto è stata posizionata e attivata la sonda per 7 minuti ad 80 gradi C per ogni punto di inserzione, per circa quattordici minuti. "Il calore ha causato la necrosi del nidus", sottolineano. Alla fine è stato messo un solo punto di sutura. Tale procedura viene eseguita all'ospedale di Monselice da oltre 15 anni, con una media di 10 casi l'anno. La particolarità in questo intervento è stata la giovanissima età della paziente e la sede particolarmente difficile da raggiungere (testa del femore) che, in caso di trattamento chirurgico tradizionale, avrebbe comportato un approccio altamente invasivo. La bambina è stata tenuta in osservazione in ospedale per una sola notte - la prima senza dolore, in cui è riuscita a dormire, dallo scorso 15 agosto - all'Unità operativa complessa di Pediatria ed è tornata a casa. Il decorso è stato del tutto regolare, conclude Ulss 6 Euganea augurando alla piccola "buon riposo, e buona vita".
Per un completo trattamento, "è stato necessario applicare due aghi posizionati in parallelo nei 10 mm di lunghezza della lesione. Abbiamo raggiunto la lesione in due punti distinti in modo da programmare la completa bruciatura del tumore. Successivamente - spiegano Bisinella e Todisco - abbiamo creato due tunnel nell'osso con dei fili chirurgici da 1,8 mm, detti fili di Kirshner, in modo da poter introdurre la sonda a radiofrequenza". A questo punto è stata posizionata e attivata la sonda per 7 minuti ad 80 gradi C per ogni punto di inserzione, per circa quattordici minuti. "Il calore ha causato la necrosi del nidus", sottolineano. Alla fine è stato messo un solo punto di sutura.