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VIRUS CINA, allertati medici famiglia. CORONAVIRUS VIRUS CINA NEWS
VIRUS CINA: MICROBIOLOGI, 'POTREBBE ARRIVARE IN EUROPA, MONITORARE FLUSSI'. VIRUS CINA - CORONAVIRUS NEWS
VIRUS CINA, allertati medici famiglia. CORONAVIRUS VIRUS CINA NEWS
Virus Cina: aumentano i morti. Riunione dell'Oms. In Italia allertati i medici di famiglia - Uno schema con le caratteristiche della nuova polmonite che si sta diffondendo in Cina e le misure adottate con le istruzioni per il comportamento per i medici sono state diffuse oggi a tutti medici Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) della capitale. Il rischio è ancora basso ma le istituzioni e il personale sanitario hanno già iniziato l'allerta. L'avviso, che arriva dal segretario regionale Fimmg Lazio Maria Corongiu, infettivologa, riporta la situazione e le istruzioni sul monitoraggio e il comportamento da tenere in caso di rilevamento della patologia.
VIRUS CINA, allertati medici famiglia italiani. La lettera. VIRUS CINA - CORONAVIRUS NEWS
Virus Cina - La lettera con le indicazioni è stata inviata a tutti i medici di famiglia di Roma e dell'hinterland. I sintomi da monitorare sono: febbre, difficoltà respiratoria, tosse, dolori muscolari, cefalea, malessere generale. I segni radiologici: infiltrati interstiziali. "Occorre evitare i viaggi non necessari e adottare le misure di prevenzione generale, quali il lavaggio accurato delle mani per almeno 20 secondi, consumare solo cibo ben cucinato e bere acqua in bottiglia, evitare luoghi di assembramento, mercati di animali vivi e morti, evitare il contatto stretto con pazienti malati o, in caso, non si possano adottare queste misure coprirsi narici e bocca con mascherina, similmente evitare di tossire o starnutire senza coprirsi con un fazzoletto o in mancanza di questo si consiglia di tossire nell'incavo del gomito", è il consiglio da dare ai pazienti che si accingono a un viaggio.
Dopo aver viaggiato, si legge, "se si accusano i sintomi predetti e se si è di ritorno dalla Cina avvisare telefonicamente il medico, non assumere farmaci di automedicazione". L'alert ricorda poi le indicazioni del ministero della Salute, che rende noto sul suo sito che "l'Italia (aeroporto di Roma Fiumicino) ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. Come previsto dal Regolamento sanitario internazionale (2005), all'aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall'Usmaf Sasn, per verificare l'eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma".
"Nessun alert" almeno al momento sarà invece inviato ai medici di famiglia di Milano sul nuovo coronavirus cinese, precisa all'AdnKronos Salute Anna Pozzi, segretario provinciale Fimmg. Sulla scorta di quanto comunicato nelle scorse ore dal ministero della Salute, spiega, "stiamo pensando di pubblicare delle informazioni sul nostro portale, con le norme generali di precauzione" diffuse dal dicastero in questi giorni. Ma "per il momento - ribadisce Pozzi - non manderemo alcun avviso ai soci perché non è necessario. Stiamo monitorando la situazione e siamo in contatto con l'assessorato regionale, ma ad oggi non c'è assolutamente motivo di preoccupazione".
VIRUS CINA: AUTORITA' PROVINCIA HUBEI, MORTI SALITI A 17. VIRUS CINA - CORONAVIRUS NEWS
E' salito a 17 il numero, quasi il doppio di ieri, dei morti in Cina per l'infezione del nuovo coronavirus nel paese asiatico. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie della provincia cinese di Hubei, il cui capoluogo è Wuhan, la città dove si è sviluppato il virus misterioso. Secondo le autorità cinesi, già 470 persone risultano infettate dal coronavirus.
VIRUS CINA: IN ARRIVO CIRCOLARE MINISTERO SALUTE PER OPERATORI SANITARI. VIRUS CINA - CORONAVIRUS NEWS
Una circolare 'operativa' con indicazioni precise sul nuovo coronavirus, destinata a tutti gli operatori sanitari e agli enti coinvolti, in diversi modi, nella sanità, è in arrivo dal ministero della Salute. Il documento, a quanto apprende l'Adnkronos salute, sarà inviato a breve alle associazioni di categoria, alle Regioni, alle Asl e alle diverse istituzioni che a loro volta le distribuiranno ai singoli professionisti.
VIRUS CINA: ESPERTI SIMIT, 'ATTIVATA UNITA' CRISI PER PROTOCOLLI AD HOC'. VIRUS CINA - CORONAVIRUS NEWS
La Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) "ha attivato una specifica unità di crisi che si adoperi per l'immediata elaborazione di protocolli dedicati e li renda disponibili in ogni sua struttura nel momento stesso in cui il ministero della Salute, di concerto o meno con l'Organizzazione mondiale della sanità, decida di attivare l'allarme globale". Lo afferma Marcello Tavio, presidente Simit e direttore dell'Unità operativa di malattie infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona, in merito all'emergenza legata al nuovo coronavirus in Cina, che ha già colpito circa 470 persone, con 17 morti, secondo un ultimo aggiornamento fornito dalle autorità sanitarie della provincia cinese di Hubei, il cui capoluogo è Wuhan, città focolaio del contagio. Le novità che arrivano oggi non indicano "che l'epidemia sia fuori controllo o che abbia già assunto proporzioni tali da costituire un pericolo per il resto del mondo, e quindi, per l'Italia. Le nostre conoscenze in merito all'epidemia di polmonite da nuovo coronavirus in Cina sono in piena evoluzione - precisa Tavio - e l'incremento dei casi di questi ultimi giorni dimostra da un lato che le autorità sanitarie locali hanno proceduto ad un'analisi molto più approfondita della situazione. Dall'altro, il che è meno rassicurante, che l'epidemia si trova in una scala più estesa della dimensione locale in cui si riteneva fosse confinata all'inizio di questo mese di gennaio".
VIRUS CINA: BURIONI, 'NUMERI NON CREDIBILI, 9 MORTI MOLTO PREOCCUPANTI'. VIRUS CINA - CORONAVIRUS NEWS
"Questa notte c'è stata una conferenza stampa da parte delle autorità cinesi, dove in mezzo a molte affermazioni autocelebrative saltano fuori alcuni numeri: il primo, 400 casi complessivi, lo trovo surreale. Non è un numero a mio giudizio minimamente credibile. Il secondo, nove morti, è invece molto preoccupante. Non sappiamo se i pazienti deceduti stavano già male o se erano persone sane. In ogni caso non è una bella notizia". Lo scrive il virologo Roberto Burioni sul suo sito 'Medical Facts'. "Sarebbe importante capire se quello che stanno facendo le autorità cinesi è adeguato - avverte Burioni - ma dal trascritto della conferenza stampa si legge che in tutta la regione di Wuhan stanno usando - per undici milioni di persone - trentacinque termometri, che non mi pare particolarmente consolante. Spero di avere capito male o che la traduzione sia poco corretta, ma non sono in grado di approfondirlo".
"In ogni caso, per farvi capire quanto e come i cinesi avevano preso la situazione sottogamba, un aneddoto: Wang Gungfa, il direttore del reparto di medicina polmonare dell'ospedale della Prima Università di Pechino - racconta Burioni - era uno degli esperti che era stato inviato dalle autorità a Wuhan per analizzare la situazione e trovare rimedi. Intervistato dieci giorni fa, era stato molto tranquillizzante: aveva rassicurato tutti dicendo che non c'era da preoccuparsi eccessivamente e soprattutto che l'epidemia causata dal coronavirus a Wuhan era completamente sotto controllo". "Ebbene, Wang Gunga - lui in persona! - ha contratto il virus ed è attualmente ricoverato. Nel fargli gli auguri di pronta guarigione, comprendiamo che ancora la Cina deve fare molti passi in avanti per una migliore trasparenza", conclude.
VIRUS CINA: MICROBIOLOGI, 'POTREBBE ARRIVARE IN EUROPA, MONITORARE FLUSSI'. VIRUS CINA - CORONAVIRUS NEWS
Per evitare lo 'sbarco' del nuovo coronavirus cinese in Italia "occorre predisporre sistemi di monitoraggio per i flussi di passeggeri che arrivano dalle aree geografiche potenzialmente a rischio, allertando la rete locale nazionale di centri di diagnosi precoce senza tuttavia generare ansia e preoccupazione presso la popolazione, soprattutto quella più esposta a fenomeni respiratori". E' il monito di Pierangelo Clerici, presidente dell'Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli). "Al momento non possiamo escludere la possibilità che il virus arrivi anche in Europa", ammonisce infatti Concetta Castilletti, coordinatore del Gruppo di lavoro sulle Amcli infezioni virali emergenti (Glice). "Non si conosce abbastanza sul 2019-nCoV per trarre conclusioni definitive su epidemiologia, contagiosità, rischio di diffusione e patogenesi - osserva Castilletti, responsabile Uos Virus emergenti del Laboratorio di Virologia dell'Istituto nazionale per le malattie infettive 'L. Spallanzani' di Roma - Non conosciamo la fonte animale, abbiamo scarse informazioni sulle modalità di trasmissione, sulle manifestazioni cliniche o sull'estensione della zona in cui si è diffuso. E' quindi di cruciale importanza identificare i casi, grazie a una tempestiva diagnosi, e isolarli il più rapidamente possibile, visto che l'Italia ha diverse connessioni dirette con la città di Wuhan".
"Le linee guida in continua evoluzione diffuse dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - ricordano dall'Amcli - incoraggiano tutti i Paesi a tenersi pronti per contenere l'epidemia, monitorando eventuali casi, prevenendo ulteriore trasmissione nosocomiale e informando l'opinione pubblica. Le informazioni includono raccomandazioni su come applicare misure di igiene delle mani e di igiene respiratoria, e pratiche sicure per alimenti e mercati. Riguardo alle misure di protezione da adottare nel laboratorio per la manipolazione dei campioni clinici, attualmente l'Oms raccomanda di utilizzare il livello 2 (Bsl2) associato alle precauzioni standard, con particolare attenzione alla protezione delle vie respiratorie".
In merito al nuovo agente patogeno 2019-nCoV, "isolato in tempi rapidissimi grazie all'esperienza maturata durante le epidemie di Sars (sindrome respiratoria acuta grave), influenza aviaria e Mers (sindrome respiratoria mediorientale", si tratta di "un betacoronavirus molto simile a quello della Sars - precisano gli esperti - Per identificarlo sono stati utilizzati metodi vecchi e nuovi, e un team di scienziati cinesi, coadiuvato dall'Oms, ha isolato e coltivato il virus e ha ottenuto e messo a disposizione della comunità scientifica la sequenza dell'intero genoma. Grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto i maggiori esperti mondiali, è stato messo a punto un protocollo diagnostico specifico in real time Rt-Pcr, per il quale è in corso la validazione della metodica presso i laboratori internazionali di riferimento e che ha già permesso di evidenziare casi in anche fuori dal territorio cinese".
"Il laboratorio di microbiologia - evidenzia Clerici, direttore Uo Microbiologia dell'Asst Ovest Milanese - si rivela come sempre cruciale nell'eseguire la sorveglianza diagnostica per le infezioni emergenti. Queste rappresentano una minaccia in continuo agguato - avverte - in un mondo sempre più globalizzato dove i viaggi e gli scambi rapidi possono portare all'introduzione nel nostro Paese di infezioni emergenti prima che le stesse siano addirittura identificate come potenziale minaccia". "Nel passato - conclude il presidente Amcli - la Sars è stata una formidabile palestra di esperienza in questo campo: la rapidità di risposta che si è osservata nel caso del 2019-nCoV è una forte indicazione che sono stati fatti enormi passi avanti nella capacità di risposta globale".