Sport

Mondiali scherma, Olga Kharlan e i 4 paradossi di una partita di sciabola

di Giacomo Costa

La sciabolatrice ucraina Olga Kharlan è emersa come atleta che si è coraggiosamente per le sue convinzioni patriottiche, ma occhio ai "paradossi"

2- Il paradosso della partecipazione

Dalla dichiarazione sopra emerge che la situazione angosciante si estende al saluto ma non è causata dal solo saluto. E’ l’incontro in sé che risulta psicologicamente oneroso per Olga. Perché non rinunciare a battersi allora? Se Olga o altri trovano i loro colleghi russi, anche se diventati “atleti neutrali”, inevitabilmente accomunati ed identificati con l’esercito invasore, perché partecipare? Ed in effetti non solo lo spadista ucraino Igor Reislin ha abbandonato il torneo di spada individuale non appena scoperto che avrebbe dovuto battersi con un russo (pur “neutralizzato”), ma il Comitato Olimpico Ucraino aveva suggerito la non partecipazione alle prove individuali a tutti i suoi atleti. In questo modo non vi sarebbe stato alcun incrocio tra gli atleti dei due paesi. La Kharlan è stata l’unica a non seguire tale raccomandazione. Di cosa si lamenta allora? Ma ha offerto una giustificazione che le è sembrata molto forte.