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Pensioni quota 100: CGIL RICHIESTA AL GOVERNO. Riforma pensioni news

Pensioni quota 100 e superamento della Fornero: la richiesta della CGIL al governo. Riforma pensioni news

Quota 100 pensioni, ma non solo: la Cgil chiede un confronto ad ampio raggio. Dal superamento della Fornero all'Ape Social, Opzione donna e tutto quanto sta nella riforma che vuole varare il governo. "L'unico rimedio al caos che si sta generando attorno al tema delle pensioni e' un serio, trasparente e concreto confronto di merito, quello che il Governo non ha ancora deciso di avviare, non rispondendo alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali", spiega il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli. Per il dirigente sindacale "solo attraverso un proficuo confronto si potrebbero valutare i diversi aspetti di una riforma che superi strutturalmente, per tutti, la legge Fornero, andando oltre le misure annunciate, forse utili sul piano mediatico, ma inique e non sostenibili sul piano sociale. Invece, da mesi - sottolinea - imperversano ipotesi e stime, promesse che alimentano aspettative, ma anche disillusioni e timori. Non c'e' ancora nulla di concreto sul tavolo, se non le previsioni di spesa contenute nella legge di Bilancio (7 miliardi annui a regime), del tutto insufficienti se si volesse fare solo la meta' delle cose ipotizzate".  Oltre a Quota 100 pensioni "la cui gestione rimane incerta nelle decorrenze e condizioni d'accesso, sarebbe importante sapere se il Governo - prosegue il segretario confederale - intende confermare le altre misure: il blocco dei cinque mesi dell'aspettativa di vita, le proroghe di opzione donna e Ape sociale, la risoluzione definitiva del problema 'esodati'. Inoltre, non si fa piu' riferimento ai lavori gravosi, al lavoro di cura e al futuro pensionistico dei giovani".   "L'elenco delle problematiche che andrebbero affrontate con urgenza si sta allungando, e' imbarazzante e grave - conclude Ghiselli - che non ci sia un luogo nel quale confrontarsi e prendere le necessarie decisioni".

Pensioni quota 100 "conti sono sbagliati. L'Inps rischia l’assalto". Pensioni news

"I conti sulle pensioni sono sbagliati", con "quota 100 la spesa aumenterà". Lo spiega il presidente dell’Inps Tito Boeri al Corsera. «Quando i chiarimenti sulle intenzioni effettive del governo non ci vengono dati nelle sedi istituzionali – sono state le parole dell’economista a capo dell’istituto di previdenza sociale dal 2014 –, siamo costretti a chiederli pubblicamente. Perché dobbiamo essere messi nelle condizioni di prepararci e raggiungere i cittadini. Non vogliamo fare da parafulmine per reazioni a promesse non mantenute. I nostri dipendenti negli uffici territoriali subiscono quotidianamente aggressioni al punto che, Salvini lo sa bene, abbiamo dovuto chiedere di rafforzare la sorveglianza davanti alle sedi». Boeri lancia l'allarme sui costi di quota 100 pensioni (62 anni di età e 38 di contributi) spiegando che «l’Italia ha chiuso una campagna elettorale nove mesi fa con promesse elettorali impegnative, abolire la povertà, cancellare la riforma Fornero, e da allora la narrazione di chi ha le leve del potere non è cambiata». «Non c’è stato ridimensionamento delle aspettative», dice il presidente Inps. Boeri sottolinea che il fondo per la previdenza da 6,7 miliardi di euro istituito con la legge di Bilancio non basterebbe a garantire quota 100. «Il governo ci ha chiesto delle simulazioni e ne abbiamo fatte tantissime. Tutte implicano per forza che ci sia un forte incremento della spesa nei primi anni: all’inizio c’è un grande gruppo di persone che entra a carico del sistema pensionistico e ogni anno se ne aggiungono altre che maturano i requisiti, dunque la spesa non può che aumentare». Nemmeno le finestre di cui si parla nell'attuazione di quota 100 bastano. «Sarebbe – spiega ancora Boeri al Corriere della Sera – un modo di ritardare la pensione senza dirlo e può generare risparmi il primo anno ma non il secondo, quando l’effetto di contenimento viene meno. Insomma in tutti gli scenari con 62 anni di vecchiaia e 38 di anzianità contributiva viene fuori una crescita della spesa nel tempo. L’idea di una dotazione piatta e costante a 7 miliardi l’anno non è minimamente supportata da alcuna delle simulazioni che ci hanno chiesto».

Pensioni quota 100 riforma: arriva il decreto legge. RIFORMA PENSIONI NEWS

Quota 100 e la riforma delle pensioni annunciata dal governo potrebbero essere adottate per decreto legge. Lo annuncia all'Adnkronos il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. "Stiamo valutando -afferma- anche l'ipotesi del decreto legge. L'alternativa è un emendamento alla manovra". Ma andiamo ad analizzare tutte le news sulla prossima riforma pensioni: quota 100 e non solo.

PENSIONI QUOTA 100 FINESTRE D'USCITA E CONTRIBUTI: I DETTAGLI PER I PENSIONATI ANTICIPATI. RIFORMA PENSIONI NEWS

Quanto alle novità in arrivo Durigon conferma gran parte delle ipotesi circolate: da quota 100 pensioni con 38 anni di contributi e 62 di età, al contributo di solidarietà per le pensioni d'oro, passando per la reintroduzione delle finestre d'uscita. Quota 100: potranno lasciare anticipatamente il lavoro le persone con almeno 38 anni di contributi e 62 di età. Sono reintrodotte le cosiddette finestre d'uscita nel numero di 4, una ogni tre mesi, il che significa che per uscire dal lavoro una volta raggiunto il requisito occorre aspettare la prima finestra utile. Viene comunque ipotizzato un meccanismo di finestra mobile di 3 mesi che fa in modo che dalla maturazione del requisito non si superano mai i tre mesi per andare in pensione.

PENSIONI QUOTA 100 FINESTRE E PREAVVISO DEI DIPENDENTI PUBBLICI. RIFORMA PENSIONI NEWS

Quota 100 pensioni e dipendenti pubblici: per i dipendenti pubblici oltre al meccanismo delle finestre viene introdotto anche un preavviso di 6 mesi che servirà agli uffici per gestire eventuali richieste massicce che potrebbero mettere in difficoltà il funzionamento stesso della macchina amministrativa.

PENSIONI D'ORO, CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA'. RIFORMA PENSIONI NEWS

Per le pensioni d'oro verrà introdotto un contributo di solidarietà per 5 anni accompagnato dal raffreddamento dell'indicizzazione. In particolare, il contributo di solidarietà dovrebbe portare poco più di un miliardo di euro nelle casse dello Stato in 5 anni e colpirà le pensioni di importo lordo superiore a 90.000 euro annui con scaglioni differenziati: per gli importi superiori a 90mila euro, ma inferiori a 130mila euro, il taglio sarebbe dell'8%, per salire al 12% per le pensioni fino a 200mila euro, al 14% per quelle fino a 350mila euro lordi annui, per poi passare al 16% per quelle fino a 500mila euro lordi annui, per arrivare al 20% se la pensione supera la soglia dei 500 mila euro lordi annui. I tagli non si applicherebbero a chi ha una pensione interamente calcolata con il metodo contributivo. Indicizzazione: Dal raffreddamento dell'indicizzazione arriveranno invece circa 300 milioni l'anno. In pratica per le pensioni fino a 2.000 euro netti al mese ci sarà un aumento del recupero, mentre per quelle di importo superiore scatterà un progressivo raffreddamento della perequazione fino a un sostanziale azzeramento per le pensioni oltre i 5.000 euro netti.

PENSIONI APE SOCIAL E OPZIONE DONNA CONFERMATE PER UN ANNO. RIFORMA PENSIONI NEWS

La riforma pensioni conferma per un anno dell'Ape social e l'opzione donna, due misure introdotte dal precedente governo per consentire l'uscita anticipata a determinate categorie. Alitalia: confermata la norma per consentire al personale di volo (piloti e assistenti) di Alitalia di uscire con 7 anni di anticipo. Per lasciare il lavoro saranno sufficienti 60 anni d'età anzichè 62. Inail: confermata anche l'ipotesi di ridurre i premi Inail per le imperse per un importo complessivo di 600 milioni.

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