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“Renzi, la Domenica Sportiva e Rio 2016...": Bebe Vio ad Affari

Di Giordano Brega

Beatrice “Bebe” Vio, 18 anni compiuti da poco (a marzo) e campionessa mondiale di fioretto paralimpica. Se dico la parola ‘Olimpiadi’ cosa ti viene in mente?
“Intanto mi vengono i brividi. Poi più che alle Olimpiadi penso alle Paralimpiadi perché alla fine io quelle farò. Penso a Rio, alla bandiera… non vedo l’ora. Io sono andata a Londra nel 2012 come torchbearer. E vedere realizzato il motivo per cui avevo portato quella fiaccola è stupendo”

Che ricordi hai di Londra?
“Io ho vissuto quell’Olimpiade nel modo migliore, perché da atleta sei sempre sotto stress visto che avrai la gara più importante della tua vita. Sì, fare quei Giochi da atleta sarebbe stato molto diverso. Invece, come dicevo, sono stata torchbearer il giorno dell’apertura e poi giornalista di Sky. Ogni giorno mi dicevano ‘Dove vuoi andare oggi?’. E si andava ai vari eventi sportivi e non. Quindi me la sono goduta al massimo”.

Hai conosciuto qualche atleta a cui tenevi in modo particolare?
“Gli italiani li conoscevo già tutti. Ho conosciuti alcuni stranieri. Però i miei idoli sono sempre loro: Zanardi, la Porcellato, Pistourius…”

Che aspettative hai per Rio?
“Sarà stupendo, ho un sacco di amici in nazionale con me. Io sarò la ‘nuova’ in questa edizione. Gli altri ne hanno già fatte anche quattro o cinque, per cui farò un po’ la mascotte essendo la più piccola del gruppo. Ed è bello anche questo, perché loro lo fanno più come lavoro e io più come divertimento. Tutti mi hanno detto 'Ne puoi fare tantissime, ma la prima Olimpiade è la più bella'. Voglio che siano le due settimane più belle della mia vita”.

A proposito della tua vita: hai pubblicato una biografia ("Mi hanno regalato un sogno - La scherma, lo spritz e le paralimpiadi", edizioni Rizzoli). Quali sono stati i momenti più difficili che hai passato nella tua vita e che vuoi trasmettere attraverso questo libro?
“Il libro l’ha scritto una ragazza che si chiama Serena Piazza (prefazione di Jovanotti e introduzione di Luca Pancalli, ndr). Io non amo leggere e non lo avrei voluto fare, però ho capito che poteva essere utile per qualcuno. Dal disabile - per aiutarlo a iniziare a fare sport - alla persona normale a cui capita la prima cavolata negativa e gli sembra la cosa più brutta della sua vita. Nel libro c’è scritto molto della malattia. Di solito io non ne parlo tantissimo in realtà; non per un problema di fastidio, ma perché non trovo il senso di parlarne. Se non per spiegare ciò che abbiamo fatto dopo, come associazione Onlus e in generale”

E nel libro…
“... ne abbiamo parlato tanto, soprattutto perché tante persone adesso ci vengono a dire che, essendo una malattia poco conosciuta, i medici non la riescono a riconoscere. Nel giro di due ore muoiono tantissimi ragazzi: quando ero in ospedale la prima settimana ne morirono due nella stanza a fianco alla mia. Per questo ne abbiamo scritto: a scopo divulgativo e perché magari anche qualche medico, leggendo, abbia più facilità a riconoscere la malattia. Poi bisogna anche divulgare il fatto che adesso c’è anche il vaccino. E comunque...

Comunque?
"Io dico sempre che a me è piaciuta un sacco la mia malattia e sono stata fortunata in un certo senso. Poi se si può evitare è meglio (sorride, ndr)”.

Perché ti senti fortunata?
“Perché ho fatto un sacco di cose che non avrei potuto fare prima. Questo mondo mi piace, la vita di adesso mi piace. Mi sto godendo molto di più la vita rispetto a come me la sarei goduta prima”

Tra l’altro di recente fa sei stata protagonista di una sfilata con il tacco 12?
“Sì (ride, ndr). Era un evento di beneficenza e speravo non si venisse a sapere perché sono l’anti-femminilità in persona. E’ stato divertente…. Ho fatto un sacco di figuracce… però mi sono divertita. Ma la cosa importante era il fatto che fosse per beneficenza”.

Tu hai sfilato con il tacco 12, Giusy Versace ha fatto Ballando con le Stelle…
“Non so ballare. Non lo farò mai. No, non lo farò mai (scuote il capo e sorride, ndr)”

Però ti piacerebbe fare qualcosa a livello televisivo?
“Io mi diverto un sacco. Anche con Sky ho fatto tante cose belle… Ecco Giusy fa la Domenica Sportiva, ma per due domeniche non ci sarà e dovrò sostituirla. Io il calcio lo seguo e tifo la Roma. Però oltre Totti e Pijanic…  Comunque andrò a divertirmi anche là. In generale però ho la scuola e la scherma. La tv sarebbe troppo un lavoro se si andasse oltre le due domeniche”.

Renzi di recente ti ha ‘nominato’ tra gli sportivi e le sportive meritevoli in Italia…
“Mi ha fatto i complimenti su Facebook, lo ringrazio. E mi fa piacere essere messa in una lista del genere. Io l’ho conosciuto a un evento di scout. E’ un ragazzo simpatico. Poi ho scoperto che abbiamo una casa vicino e andiamo nella stessa pizzeria”

Tra l’altro Renzi è andato a vedere la finale di New York tra Roberta Vinci e Flavia Pennetta… dovrà venire anche a Rio per la tua medaglia a questo punto…
“Eh speriamo. Comunque non portiamo sfiga parlando di medaglia (ride, ndr)”

Giusto, correggo. Lo aspetti per vedere la tua prestazione a Rio...
“Ok (ride, ndr)”.

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