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Roma, che crisi. Sabatini: "Garcia merita la conferma. Colpe sono di.."

"In panchina non succedera' niente, abbiamo il nostro pensiero, non pensiamo di dover isolare un solo colpevole e scaricarlo, le cose non possono e non devono funzionare cosi', anche se e' altrettanto vero che andando avanti, non in questa direzione perche' sarebbe una tragedia, a fine stagione faremo le nostre valutazioni non solo sull'allenatore ma su tutti. Non dico che a fine stagione presenteremo il conto a Garcia, ma faremo riflessioni generali e la stessa cosa vale anche per il direttore sportivo, e' evidente, ma adesso mi sembra il caso di stare vicino all'allenatore". Walter Sabatini, ai microfoni di 90' Zona Mista, su Raidue, conferma Rudi Garcia alla guida della Roma, nonostante la batosta di Barcellona in Champions League e il ko interno di oggi con l'Atalanta. "Non sarebbe giusto addossare tutte le colpe su un solo responsabile, ovvio che alcune le ha anche lui, le abbiamo tutti, le hanno i calciatori, non esiste perdere come a Barcellona, ne' perdere la partita di oggi, ma lungi da me il pensare che il solo responsabile sia il nostro allenatore. Lo conosciamo e sappiamo come lavora". Ai microfoni di Sky Sport, Sabatini ribadisce che il francese non rischia alcun esonero e che e' inutile cercare nomi di eventuali sostituti. "Il nome buono per la Roma e' Rudi Garcia, andremo avanti con lui perche' merita la conferma e di allenare questa squadra. Pallotta verra' a Roma, parleremo, ma non viene qui per tagliare una testa, il presidente non ha mai avuto riserve sul tecnico e non credo che saranno maturate nelle ultime due ore, in questo caso, visto che sono il ds, ne sarei al corrente".

"Io continuo ad avere fiducia sul nostro allenatore, sulla nostra squadra e anche sulla societa' che lavora cercando di ottenere il meglio", ha aggiunto Sabatini a Sky Sport. Ai microfoni di Premium Sport, Sabatini spiega: "eravamo convalescenti dopo una sconfitta difficilissima da metabolizzare come quella di Barcellona e sapevamo che non avremmo messo in campo le nostre migliori qualita', ma speravamo di vincere con altri requisiti. Il momento e' drammatico, dobbiamo assumerci responsabilita' per correggere la situazione e per tornare a essere protagonisti come lo eravamo quindici giorni fa. L'allenatore sta facendo il suo lavoro bene, non e' fortunato. Non e' solo lui sul banco degli imputati, ci siamo tutti. Non bisogna individuare un colpevole, non si fa cosi'. Il mister rimarra' alla Roma perche' merita la Roma. Siamo rammaricati ma siamo consapevoli che abbiamo le capacita' per rimetterci in sesto. E' l'unica via che conosciamo per tirarci fuori. La squadra in questo momento non sta giocando secondo le sue qualita'. Prima della sosta l'umore era diverso, eravamo usciti da un momento difficile. Adesso siamo in difficolta' e dobbiamo ripartire. Dzeko troppo isolato in avanti? Non lo so, e' un'osservazione tattica che puo' essere recepita. Noi abbiamo una squadra con molti attaccanti esterni, poi sara' l'allenatore che fara' le scelte per far rendere al meglio tutti. Non mi preoccupano le prestazioni di Dzeko che si sacrifica molto per la squadra, e' un finalizzatore ma puo' essere anche un playmaker e rifarei il suo acquisto".

Rudy Garcia "Restare uniti e umili, io non mollero'" - "Non abbiamo disputato una grande partita, non abbiamo avuto quell'atteggiamento di riconquista che volevano avere: abbiamo fatto giocare l'Atalanta con il suo ritmo invece di metterla in difficolta'". Rudi Garcia e' amareggiato per la sconfitta casalinga con l'Atalanta che, con il 6-1 subito in Champions League contro il Barcellona, fa sprofondare la Roma in una autentica crisi. "C'e' poco da salvare - dice il tecnico giallorosso a Sky - Domani si riparte tutti uniti, con la coesione giusta, per dimostrare che in questo brutto momento possiamo tornare alla vuttoria, l'unica cosa che puo' darci soddisfazioni sul terreno verde". Per Garcia non esiste un 'rischio Bayern', come accadde l'anno scorso: "Penso di no, ma ce lo dimostreranno solo i risultati. Dobbiamo vincere da subito e qualificarci in Champions. E' stata una brutta settimana ma la qualita' di un gruppo e degli uomini deve farci uscire da questo momento. Io non mollero', sono combattivo, deluso e arrabbiato: sono con i miei giocatori e possiamo fare degli errori, come il regalo in occasione del primo gol dell'Atalanta, l'unico loro tiro in porta nel primo tempo. Dovevamo e dobbiamo fare meglio".

Per il coach francese "non c'e' un solo responsabile, lo siamo tutti, e' il momento per restare uniti e coesi, solo cosi' torneremo a vincere. Mi prendo le mie responsabilita', quel che conta e' che i giocatori siano umili e lavorino: col ritorno di giocatori importanti (Salah e Gervinho su tutti, ndr) sono sicuro che tornera' il sereno". "Ho fiducia in questo gruppo - aggiunge - ora bisogna stare zitti e lavorare ancora di piu', con umilta'. Ci aspettavamo di riprendere il primo posto, abbiamo fallito ma nulla e' perso. La negativita' e la mancanza di fiducia non aiutano in futuro a vincere". Nessuna critica ai tifosi, che oggi hanno lasciato l'Olimpico mezzo vuoto: "Spero che l'Olimpico torni ad essere pieno, questa tifoseria lo merita e con loro saremo piu' forti, ma oggi gli unici responsabili siamo noi". Prossime gare contro il Torino ed il Bate: "La prossima e' sempre la piu' importante, pero' se in campionato c'e' sempre tempo per rimediare, la partita con il Borisov sara' senza ritorno. La vogliamo vincere per superare il girone di Champions".