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Rooney nella bufera: coi tacchetti di ferro per fare male agli avversari
Rooney e "i tacchetti per far male agli avversari del Chelsea": è bufera
Wayne Rooney ha fatto scalpore con la confessione rilasciata a Sky Sport, che lo vede colpevole di aver giocato “sporco” durante la partita del 2006 contro il Chelsea. In quell’occasione, infatti, mise agli scarpini "lunghi tacchetti metallici" perché voleva cercare di infortunare qualche avversario dei Blues, lanciati verso la conquista della Premier League.
La Football Association è intervenuta e ha chiesto chiarimenti all'allora attaccante del Manchester United, oggi allenatore del Derby County. Ad aggravare le parole del 36enne ex bomber inglese c'è il fatto che un suo tackle costrinse il difensore del Chelsea, John Terry, a lasciare il campo anzitempo e a festeggiare il titolo in stampelle, dopo la vittoria per 3-0.
“Sapevamo che se avesse vinto il Chelsea, avrebbero vinto il campionato, così ho sostituito i tacchetti di plastica con punta in metallo che ho sempre indossato, con lunghi tacchetti metallici che erano ammessi ma che sapevo che nei contrasti mi avrebbero permesso di andare giù duro e l’ho fatto”, ha raccontato Rooney. “John Terry lasciò lo stadio in stampelle, gli ho lasciato un buco nel piede e qualche settimana dopo gli ho chiesto di riavere il mio tacchetto…”.
Ora Rooney rischia: nel 2002 Roy Keane, ex centrocampista del Manchester United, fu infatti squalificato per cinque partite dopo aver ammesso nell'autobiografia di aver causato volutamente l'infortunio del centrocampista del Manchester City Inge Haaland in un derby del 2001.
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