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Scommesse, la chiavetta della talpa ai pm. Corona: “30% calciatori coinvolto"
Proseguono le indagini della Procura di Torino sul caso scommesse e la rete criminale che si cela dietro di esso
Scommesse, la chiavetta della talpa di Corona arriva in Procura
Proseguono le indagini della Procura di Torino sul caso scommesse e la rete criminale che si cela dietro di esso. Con una novità: l'acquisizione della busta con il file audio che conterebbe nomi di calciatori riconducibile a Maurizio Petra, una presunta fonte di Fabrizio Corona, nei cui confronti la Procura di Milano ha aperto un'indagine per diffamazione dopo le querele presentate a fine settimana dai legali di Stephan El Shaarawy e Nicolò Casale.
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A riferire la notizia è l'Ansa, l'acquisizione è stata eseguita a La Spezia. Fino ad alcuni giorni fa il materiale era stato custodito dall’avvocato Matteo Basso, al quale era stato consegnato dallo stesso Petra. Il legale però non ne ha mai esaminato il contenuto, ora nelle mani degli inquirenti. I pm di Torino, al momento, hanno iscritto solamente tre giocatori nella lista degli indagati: Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. Il primo ha già patteggiato con la procura Figc 12 mesi di squalifica (7+5), il secondo sta patteggiando in queste ore e il terzo invece nega di aver giocato scommesse sul calcio, ma solamente blackjack e poker, cose permesse dal codice di Giustizia Sportivo della FIGC.
Scommesse, decimo tapiro a Corona: “Il 30% dei calciatori è coinvolto"
Dopo il Tapiro d’oro a Fabrizio Corona (vedi servizio) e quello immediatamente successivo alla conduttrice di Avanti Popolo Nunzia De Girolamo (vedi servizio), Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) torna dall’ex re dei paparazzi che -sul caso calcioscommesse- va all’attacco di chi dubita delle sue rivelazioni. "De Girolamo vi aveva detto che martedì avrebbe mandato in onda i filmati integrali e che io sarei potuto tornare in studio? E invece è finita che in Rai non mi vogliono più e il materiale non lo trasmettono", dichiara Corona a Valerio Staffelli. E aggiunge: "Io le prove le ho e le farò vedere entro il 15 novembre su una piattaforma online libera: il 30% dei calciatori è coinvolto".
E ancora: "Casale mi ha querelato. Intanto bisogna vederla questa querela, ma posso dirvi che prima di querelarmi mi ha chiamato il suo procuratore per chiedermi se avessi le prove di quello che ho detto. Lo avrebbe fatto se fosse stato certo che era tutto falso? Poi ho ricevuto altre telefonate da persone disposte a darmi tutti i soldi che volessi per non farle uscire", sostiene Corona. Che, teniamo a precisare, da fonti di stampa risulterebbe indagato per diffamazione a seguito di querela sporta da El Shaarawy e da Casale. L’ex re dei paparazzi con questo raggiunge quota dieci Tapiri. Il servizio completo questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20:35).