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Serie A, il Toro ferma l'Inter fuori casa. Napoli stop col Chievo. Roma dilaga

Inter fortuna zero: le cariche del Torino  hanno finito per avere la meglio, a San Siro. Il riservista Eder  ha salvato la benamata nel finale. La domanda e' questa:  resistera' l'Inter psicologicamente all'onta di questo pareggio,  dopo le sperticate lodi ricevute ? I granata hanno reso la vita  dura ai nerazzurri, limitando le azioni degli esterni e le  possibilita' di Icardi di andare al tiro. La squadra di Mihajlovic  si e' anche proposta qualche volta in avanti con le iniziative di  Ansaldi. Belotti, ancora non e' apparso al meglio, Baselli ha  sfiorato il gol di testa, come Skriniar. Sostanzialmente nel primo  tempo si e' vista una partita equilibrata, ben giocata  tatticamente dai granata che nella ripresa hanno segnato un gran  gol con Iago Falque: una prodezza personale che ha lasciato di  stucco gli interisti. In realta' il Toro ha schiacciato gli  avversari per lunghi tratti nella loro meta' campo.

Il gol di Eder  ha fatto intravedere alla squadra di Spalletti una vittoria che  non e' arrivata, anche se Vecino ha colpito la traversa con un  proietto da lontano. Il pareggio e' stato qualcosa da apprezzare,  visto come si erano messe le cose. L'Inter e' cosi' inciampata nel  Torino, ma ha ugualmente proseguito nella sua marcia in zona  Champions, pareggiando contro un avversario in palla, che e'  riuscito a dare continuita' al risultato positivo ottenuto contro  il Cagliari.  E' stato un mezzogiorno umido e certamente i granata non si sono  trovati a loro agio contro un'Inter non brillante. Spalletti non  aveva cambiato formazione, visto l'andamento positivo del  campionato nerazzurro. Ma non sempre tutte le ciambelle riescono  col buco. Mihajlovic aveva invece inserito Rincon e Obi a  centrocampo e aveva fatto esordire Burdisso in difesa.  Miracolosamente la pioggia ha smesso di cadere poco prima della  partita, dopo una notte e una mattinata di secchiate poco  gradevoli per i 71.581 impavidi di San Siro.

L'Inter ha dato l'impressione di voler far subito fuoco e fiamme, ma in realta'  non ha punto la difesa granata che ha frenato le iniziative sulle  corsie nerazzurre: solo Candreva ha messo qualche pallone in  mezzo. Dopo una decina di minuti e' stato il Toro a farsi avanti e  ha tentare il tiro, specie con Baselli (due volte alto, la seconda  con un sinistro su assist di Ansaldi). Per vedere un tiro  nerazzurro abbiamo dovuto attendere 19', quando Vecino dal fondo  sinistro ha costretto Sirigu a un intervento vicino al primo palo,  prima che Icardi ciccasse una palla di Candreva. In realta'  l'Inter ha accelerato, cercando la porta piu' spesso: Gagliardini  con una sassata da fuori a sfiorato la traversa.

Ansaldi ha  vivificato il gioco del Toro sulla sinistra, lasciando qualche  spazio a Candreva. Belotti non ha quasi mai superato Skriniar, che  ha impegnato Sirigu in volo per deviare un suo colpo di testa. Ma  la squadra di Mihajlovic per un bel po' ha dato fastidio agli  interisti, che hanno perso qualche palla di troppo.  L'assalto del finale di primo tempo non ha dato frutti all'Inter,  mentre Baselli di testa ha sfiorato il palo alla sinistra di  Handanovic (che ha deviato) su cross di Ansaldi da sinistra. Non  ci e' sembrata l'Inter disinvolta di altre occasioni, al cospetto  di un buon Torino, forse sistemato in difesa dall'innesto dell'ex  interista Burdisso. Nella ripresa, Inter subito avanti. Vecino ha  costretto di testa Sirigu a una deviazione sulla sinistra: una  grande occasione per l'Inter. Anche Belotti, sempre di testa ha  costretto Handanovic a salvare. Si e' visto Icardi correre in  difesa, in soccorso ai compagni.

Su assist di Borja Valero  all'indietro, Icardi ha sparato un destro rasoterra deviato. Al  15', Iago Falque e' partito da destra, si e' accentrato e di  sinistro ha messo la palla bassa alla sinistra di Handanovic.  Imprendibile. Icardi poco dopo ha messo alta una palla di  Candreva: opposti destini degli attaccanti. Burdisso di testa su  angolo ha mancato di poco il raddoppio. Eder ha preso il posto di  Gagliardini: Inter avanti tutta. Sirigu ha strappato la palla del  pareggio dai piedi di Candreva (fra i piu' lucidi fra gli  interisti). E' entrato Acquah al posto di Obi. Piroette,  tentativi, ma niente gol: anzi Belotti ha messo fuori la palla del  2-0. Spalletti ha fatto ricorso a Brozovic, al posto di Nagatomo.  E l'Inter ha pareggiato con Eder, lasciato solo dalla colpevole  difesa granata, al 34', sfruttando un passaggio di Icardi, su  palla da sinistra di Perisic: tiro sotto la traversa. San Siro e'  diventato un inferno. Mihajlovic ha fatto entrare Niang per Iago  Falque. Vicino al 43' ha colpito la traversa con un gran tiro da  fuori. Sfortuna per i nerazzurri ? Puo' darsi, anche se il  pareggio ci e' sembrato giusto.

LE ALTRE PARTITE DI SERIE A

JUVE: PAREGGIO COL BENEVENTO. Alla fine per la Juve diventa la giornata perfetta: vittoria, secondo posto conquistato ai danni dell’Inter e Napoli, bloccato dal Chievo, di nuovo a un punto. Ma quanta fatica per i bianconeri, a lungo in difficoltà contro il Benevento che, prima accarezza il sogno con la pennellata di Ciciretti e poi crolla, diventando la prima squadra dei principali campionati europei, dal dopoguerra ad oggi, a perdere le prime 12 partite consecutive nella massima serie. Sono Higuain e Cuadrado a firmare la rimonta della squadra di Allegri, ma il risultato è davvero l’unica cosa che conta, e quindi da salvare, nel pomeriggio della festa per i 120 anni del club.

ROMA DILAGA A FIRENZE. La squadra di Di Francesco sbanca anche Firenze (per 4-2) e centra la 12esima vittoria esterna di fila compreso lo scorso campionato. Mai era successo in Serie A. Dunque la Roma continua la sua corsa, anche senza le reti di Dzeko (a digiuno per la quinta gara di fila), anche senza De Rossi (rimasto in panchina), anche quando subisce due reti (quasi la meta' di quante ne aveva incassate finora), anche con nuovi interpreti in campo come il giovane brasiliano Gerson autore di una doppietta, cui sono seguite le reti di Manolas (titolare dopo l'infortunio) e di Perotti, entrato poco prima. Nel mezzo, davanti ad un'evidente manifesta superiorita' degli avversari sul piano fisico, di gioco, di esperienza e qualita', c'e' stato pero' qualche sprazzo di Fiorentina capace nel primo tempo di rimontare due volte, con Veretout e Simeone e sul 2-2 di colpire pure un palo (tiro di Chiesa deviato sul legno da Alisson). Ma dopo il nuovo vantaggio giallorosso a inizio ripresa reagire s'e' rivelata una missione impossibile.

Con Thereau che ha dovuto arrendersi dopo il test di stamani e Laurini infortunato, Pioli ha rilanciato Gil Dias e Bruno Gaspar, per il resto stessa formazione delle ultime tre quattro gare. Di Francesco ha schierato Manolas dal 1', confermato Dzeko e El Shaarawy e rispetto alla gara col Chelsea ha lasciato inizialmente fuori De Rossi, Strootman e Perotti avvicendati da Gonalons, Pellegrini e Gerson. Per la disaffezione di una parte del tifo (con la curva Fiesole in silenzio nei primi 5' per protesta contro la sanzione ad alcuni ultra' per uno striscione contro il presidente esecutivo viola Cognigni) ma anche per il maltempo che ha concesso rare tregue il Franchi come in passato non s'e' riempito per il primo big match della stagione. Sfida tra una Fiorentina obbligata al riscatto dopo il passo falso di Crotone e una Roma vogliosa di continuare la sua scalata. Roma cui sono bastati appena 4' per passare con Gerson pronto a sfruttare l'assist di El Shaarawy. Sembrava tutto in discesa per i giallorossi ma i viola non si sono disuniti e al primo vero affondo hanno pareggiato con Veretout su passaggio di Gil Dias.

Prima rete subita da Alisson & c. dopo ben quattro partite. A quel punto la sfida si e' ancor piu' accesa, Dzeko e Pellegrini impegnavano Sportiello, Simeone non sfruttava un invitante contropiede mentre Gerson ben concretizzava l'invito di Gonalons. Doppietta del brasiliano classe '97 e Roma ancora avanti. Ma la Fiorentina non ci stava e approfittando di qualche errore difensivo e di presunzione degli avversari riusciva di nuovo a rimontare con un colpo di testa di Simeone, arrivando persino a sfiorare il vantaggio prima dell'intervallo con Chiesa il cui tiro veniva deviato sul palo da Alisson: il portiere giallorosso nella stessa azione si opponeva poi a Veretout. L'illusione di duellare con la Roma svaniva per i viola gia' a inizio ripresa con il nuovo vantaggio (fortunoso, deviazione di spalla su angolo) di Manolas, arrotondato poi nel finale da Perotti. Roma record, ai viola non e' bastato il cuore.

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