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Serie A ripartenza il 3 maggio? Figc insiste su playoff. E tagli agli ingaggi

Gravina: “Serie A? Potremmo ricorrere a playoff e playout. Possibile campionato a luglio"

Serie A ripartenza il 3 maggio? Le date ipotizzate dalla Figc

Quando riparte la serie A ferma per l'emergenza coronavirus? Il presidente della Figc, Pasquale Gravina elenca le possibili date: "Abbiamo ipotizzato la partenza della Serie A per il 3 di maggio, per finire il 30 giugno. La partenza più ottimistica è quella del 14 aprile, la seconda è ai primi di maggio, l'ultima al 13 di giugno. Nella malaugurata ipotesi non dovessimo riuscire a finire entro fine giugno, chiederemo a Governo, Uefa e Fifa la possibilità di sforare 10-15 giorni nel mese di luglio", spiega a Radio 24.

Gravina (Figc): “Serie A? Potremmo ricorrere a playoff e playout"

Molti club sono contrari ai playoff e playout, l'Uefa stessa non li vuole, ma il numero uno della Federcalcio tiene aperta la possibilità visti i tempi stretti per chiudere la stagione: "L'obiettivo è giocare il più possibile con, se dovessero rendersi necessari, anche cambi di format, quindi con play-off o play-out. La nostra posizione è stata quella di dare priorità alle competizioni nazionali con la possibilità di inserire date di gare per Champions ed Europa League. I campionati nazionali possono essere gestiti autonomamente, tenendo conto anche delle date internazionali. Non vogliamo penalizzare nessuno, sappiamo benissimo che in caso di impossibilità di completamento di tutte le gare dovremo attuare modifiche della formula".

Serie A danno economico fino a 700 milioni per lo stop causato dal coronavirus

Si era parlato di un danno economico possibile da 700 milioni per la serie A. Gravina conferma le cifre, viste come ipotesi peggiore: "Sui danni economici la federazione sta raccgliendo tutti i dati che le singole Leghe stanno elaborando. Noi sappiamo che esistono degli accordi di natura contrattuale. Per questo l'idea è quella di giocare affinché il danno sia limitato. Si parla di 170-200 milioni per arrivare, con il blocco dei tornei, fino a 700 milioni di danni effettivi. E' un momento di riflessione e su questo stiamo predisponendo una serie di richieste. Chiederemo una sorta di riconoscimento di forza maggiore per fare in modo che possa esserci la possibilità di rinegoziare anche al nostro interno alcuni contratti di mutualità. Il nostro mondo deve dare un segnale di autosostentamento e solidarietà interna. La Uefa sta organizzando un gruppo di lavoro per valutare l'impatto economico. Oggi dobbiamo recuperare un po' di lucidità e tentare di maniera decisa su una diversa ipotesi di calendario. Se riparte il campionato italiano ripartono entusiasmo e speranza di tanti italiani che aspettano qualche sprazzo di luce".

GRAVINA: "TAGLIO INGAGGI CALCIATORI? NON E' TABU'"

In questa situazione economica complessa, il presidente della Figc conferma che anche gli stipendi dei calciatori potrebbero essere toccati: "Non è tabù pensare al taglio degli ingaggi dei calciatori, mi riferisco soprattutto a livelli particolarmente importanti. Siamo chiamati tutti ad un gesto di responsabilità".