Serie A, torna il campionato riserve. Giocheranno in Lega Pro
Club come Juventus, Inter e Milan potranno valorizzare giocatori scarsamente impiegati in prima squadra e testare i giovani di talento
Il Campionato Riserve sta per tornareo. Il presidente della Lega Pro Gravina presenterà il progetto a Carlo Tavecchio e alla Figc.
L'idea nasce dall'esigenza di combattere gli sprechi, le rose ampissime e l'emarginazione dei giovani talenti, costretti a peregrinare in prestito ad altre squadre dove, spesso, non trovano l'occasione per mettersi in mostra, e rischiano così di bruciarsi.
I PUNTI PRINCIPALI DEL PROGETTO
1) Partecipazione della Squadra B dei club professionisti di A al campionato di Lega Pro.
2) I punti conquistati dalla Squadra B valgono per la stessa e per l’avversaria, ma, al termine del campionato, la squadra B non viene né promossa né retrocessa.
3) L’organico di ogni squadra B deve essere comunicato alla Lega Pro al termine della sessione estiva e invernale del mercato.
4) Se l’organico riserve della prima squadra risulta insufficiente, via libera all’integrazione con i ragazzi del settore giovanile.
5) Addio al campionato Primavera.
6) Rispetto delle regole della Lega Pro: rinuncia ai contributi, esclusione dal voto in assemblea, indicazione del terreno di gioco.
7) Modalità d’iscrizione: le società che intendono partecipare al campionato di Lega Pro con la squadra B, pagano la quota alla stessa Lega.
8) Stranieri: sì ai giocatori comunitari, no ai giocatori extracomunitari che in Lega Pro non possono giocare.
Club come Juventus, Inter e Milan potranno valorizzare giocatori scarsamente impiegati in prima squadra e testare i giovani di talento più di quanto non accadesse con il campionato primavera. Una situazione che in Europa già accade e ha giovato negli anni allo sviluppo di cantere come quelle di Barcellona e Real Madrid.
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