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Tokyo 2020, Pietrangeli: "La rinuncia di Berrettini? E' paura. Poteva vincere"
Berettini ha dovuto rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo per un infortunio
Nicola Pietrangeli conosce da vicino il tennis di Berrettini. Come se fosse un suo allievo alla fine Matteo è uscito dalla sua storica ombra superando il record della semifinale di Wimbledon raggiunta proprio dallo stesso Pietrangeli nel 1960. L'ex tennista ai microfroni di Sportmediaset non ha mancato di esprimere il suo dissenso sulla rinuncia da parte del tennista, comunicata negli scorsi giorni, a causa di un infortunio a Wimbledon. Secondo Pietrangeli il tennista romano avrebbe potuto vincere.
"Una semifinale come minimo", esclama sul Berrettini "come gioca adesso". E continua: "Quello di cui la gente non si rende conto è quanto sia difficile oggi arrivare in una semifinale di questi tornei. C’è una concorrenza tale, anche perché ci sono tanti soldi coinvolti, che oggi ammazzano i padri e le madri. Quindi arrivare in una semifinale, specialmente di un Grande Slam, sebbene quest’anno abbiano ridotto i premi per colpa dell’epidemia, non solo è qualcosa di grande, sono 750mila euro”
Quando gli si chiede quali potrebbero essere i motivi del forfait olimpico, Pietrangeli non ci pensa troppo: “Io spero che non sia, come molti pensano, un po’ di paura da parte sua. Avrà un po’ di paura come probabilmente molti di questi hanno paura. Perchè lui a Tokyo una bella semifinale secondo me se la portava, se non di più”.
Berettini aspettava l'appuntamento olimpico da due anni, “volevo andare a Tokyo anche da ‘rotto'" ha raccontato alla Stampa. E pensa già ai Giochi di Parigi 2024: "Vivere nel villaggio a contatto con gli altri atleti era uno dei miei sogni". Ci riproverà a Parigi, dice, dopo essere stato convinto a rinunciare a Tokyo dal suo staff per non aggravare il problema muscolare rimediato nella corsa alla finale.