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Stoltenberg promette caccia a Kiev: “Ora importa solo che l’Ucraina vinca”

redazione Esteri

Il segretario della Nato accoglie le richieste di Zelensky ed è pronto a inviare armi all'Ucraina. Sull'ingresso nell'Alleanza invece, perplessità condivise.

Questa dichiarazione ad alcuni – come Dpa - suona come un velato “diétro frònt” perché esclude l’ingresso nella Nato durante la guerra. Alla posizione avanzata da Stoltenberg si sono accodati altre voci, come quella del segretario della Difesa degli Usa Lloyd Austin: "L'Ucraina ha bisogno di munizioni e ha bisogno della nostra protezione soprattutto per difendere le sue infrastrutture". Anche il ministro tedesco della Difesa Pistorius è intervenuto su Zdf in proposito: "La porta è un po' aperta, ma questo non è il momento di decidere" sull'ingresso dell'Ucraina nella Nato. "Prima di tutto dobbiamo respingere questo conflitto, questo attacco, e poi nella nuova era, questo passo deve essere soppesato con attenzione". Il ministro invita a decidere "con mente fredda e cuore caldo, non viceversa".

La situazione attuale tra Ucraina e Russia

Intanto dal fronte giungono nuovi aggiornamenti. Kiev è stata attaccata via aerea dopo 25 giorni dall’ultima volta. Lo ha fatto sapere su Telegram il capo dell'amministrazione militare di Kiev, Serhiy Popko, dopo che l'allarme aereo è risuonato nella notte sulla città e in altre regioni ucraine. "Secondo le prime informazioni, l'aggressore moscovita ha probabilmente utilizzato un nuovo lotto di droni iraniani Shahed. Durante l'avvicinamento alla capitale, sono stati rilevati e abbattuti circa 8 bersagli nemici" e "non ci sono vittime o danni" nella capitale, ha concluso Popko.