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Tik Tok, il de-influencer è la nuova figura di tendenza

di Daniele Rosa

In calo gli influencer, gli internauti vogliono consigli onesti e non pubblicità

Tik Tok, la piattaforma che non vende prodotti ma divertimento

TikTok, invece, fidelizza l’utente per farlo divertire e non per vendergli prodotti e questa è una differenza sostanziale che sta favorendo questa nuova tendenza. I video dei de-influencer su Tik Tok appaiono più autentici, aprono dibattiti e conversazioni vere e spesso senza secondi fini commerciali. Forse la moda non durerà, certo è che le persone sembrano essere più consapevoli e hanno capito che le grandi aziende pagano tanto per promuovere qualsiasi loro prodotto e il costo di tutta la pubblicità viene poi in parte caricato sul consumatore finale. E la gente, soprattutto in una fase economica difficile come l’attuale, ci pensa due volte prima di buttare via i propri soldi guadagnati con difficoltà. Per contro i dati sembrano essere ancora a favore degli influencer. Secondo l’ultimo rapporto di Business Insider, l'influencer marketing genererà 16,4 miliardi di euro di entrate pubblicitarie globali nel 2023. 

Tik Tok, il de-influencer è una tendenza che esiste ma non si sa se durerà

I sostenitori dell’influencer sono convinti che la nuova tendenza non costituisca alcuna minaccia perché “essi hanno creato l'illusione di essere una sorta di amico per i loro follower" spiega Ole Nymoen, coautore del libro Influencers: The Ideology of Advertising Bodies. “Molti fan si fidano di loro, perché sembrano persone normali. E usano questa fiducia per vendere prodotti”. Secondo Nymoen “ci sono dozzine di tendenze ogni settimana, e questa è solo una di queste. TikTok è un miscuglio di tendenze, anche contraddittorie. In mezzo a questo groviglio di idee, è difficile conoscere l'importanza di una finché non si è stabilizzata”. Per onestà di valutazione molti dei post dei de-influencer presentano un acquisto alternativo per convincere le persone ad acquistare un altro prodotto. Vedremo chi avrà avuto ragione. Sta di fatto che dare il megafono a persone che non pretendono di guadagnarsi da vivere consigliando un prodotto ma vogliono solo dare consigli onesti, sembra un qualcosa dal sapore democratico. Forse alla base di tutto ciò vi è soltanto un desiderio di poter consumare meno e meglio, per il pianeta e per il nostro portafoglio.