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Torino, imprenditore morto nel bagagliaio: l'autopsia e l'appello della figlia
L'autopsia sul corpo di Marco Conforti, ritrovato senza vita nel suo Suv esclude una morte violenta. Nei prossimi giorni gli esiti dell'esame tossicologico
Torino, parla la figlia dell'imprenditore trovato nel bagagliaio: "Ditemi cosa è successo a mio padre"
“Papà mordeva la vita, sia nel bene che nel male. Era frenetico ma io lo conoscevo bene, come poche altre persone al mondo. In questi giorni hanno tante persone che non lo conoscono davvero. Io lancio loro un appello: fate un passo indietro e state in silenzio perché state creando davvero tanto dolore a me, a mia madre Silvia e a mio fratello Riccardo” è l’appello di Carola, la figlia 18enne di Marco Conforti. “So che si è sentito male, per questo chiedo a chi sa qualcosa di parlare: abbiamo bisogno di andare a fondo di questa storia e di sapere come sia finito dentro quel baule”. E aggiunge: “Era fantastico, nella famiglia e nel lavoro, sempre ben voluto da tutti. Mi ha insegnato tanti valori e ha sempre sostenuto me e mia mamma nonostante si fossero separati. Era un uomo brillante e pieno di vita, frenetico ma buono. Ha sempre fatto del bene a tutti, non merita che il suo nome venga infangato”.