Finanza
Avvio pesante per Wall Street
All'indomani di un rimbalzo che aveva permesso all'S&P 500 di riuscire ad emergere, seppur di poco, dallo status di correzione, l'avvio degli scambi a Wall Street e' all'insegna del profondo rosso. Ancora una volta gli investitoti guardano alle flessioni registrate sui mercati asiatici e allo scivolone del greggio sotto i 30 dollari al barile. Secondo Larry Fink, numero uno di BlackRock, l'azionario potrebbe perdere il 10% dai livelli attuali e il barile potrebbe arrivare a valere 25 dollari. Oltre alle preoccupazioni per lo stato dell'economia globale, si guarda alla stagione delle trimestrali della Corporate America. Ieri Intel ha pubblicato conti positivi ma il produttore di microprocessori continua a soffrire nelle attivita' legate ai PC. Dal fronte macroeconomico,la produzione industriale e' scesa a dicembre per il terzo mese di fila (-0,4% mensile contro attese per un -0,2%). I prezzi alla produzione sono calati il mese scorso (-0,2%): anche se in linea alle stime, il dato alimenta i timori sull'andamento dell'inflazione. Cio' porta a credere che la Federal Reserve procedera' con cautela nell'alzare i tassi dopo la storica stretta del mese scorso. Dopo i primi minuti di scambi il Dow Jones cede 373 punti, il 2,28%, a quota 16.005,95. L'S&P 500 perde 40,37 punti, il 2,1%, a quot 1.881,58. Il Nasdaq segna un -129,55 punti, il 3%. Il petrolio a febbraio scivola del 5% a 29,64 dollari al barile.