Finanza

Borsa: L'Europa chiude debole sulla scia degli attentati a Bruxelles

Redazione MarketWalll

Piazza Affari ha chiuso debole, al pari delle altre Borse del Vecchio Continente, in una giornata dove è stato colpito il cuore dell’Europa.
Intorno alle 8:30 due attentati all’aeroporto di Bruxelles e una bomba in metropolitana hanno ucciso 34 persone ferendone oltre 200. Gli attentati sono stati rivendicati dall'Isis nel pomeriggio e l’Europa ha vissuto un’altra giornata di terrore dopo quella dello scorso 13 novembre, quando sotto attacco finì Parigi.

Sul fronte macro la lettura preliminare di marzo del Pmi manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 51,4 punti, in linea con le attese, mentre l’Ifo tedesco di marzo è salito a 106,7 punti, oltre le previsioni che erano ferme a 105,9 punti. Mentre Wall Street tenta di risollevarsi dopo una partenza negativa, a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso la seduta sulla parità (+0,01% a 18698,82 punti).
I sanguinosi attentati terroristici di Bruxelles, come era accaduto dopo gli attacchi a Parigi dello scorso novembre, si sono fatti sentire in modo particolare sul settore del lusso.
In particolare Salvatore Ferragamo ha mostrato un ribasso del 3,38% a 22,04 euro. Più contenuti i cali di Moncler (-0,68% a 14,50 euro), in positivo Luxottica (+0,04% a 48,90 euro). Andamento volatile per Banco Popolare, con il titolo che ha chiuso le contrattazioni a +0,41% a 7,28 euro dopo aver toccato minimi intraday a 6,72 euro, e Popolare di Milano (+2,97% a 0,7105 euro). 

Il Cda del Banco è slittato a domani e, secondo le indiscrezioni, il rinvio è dovuto proprio per arrivare al board con il mix di misure già sul tavolo. Misure che dovrebbero prevedere un aumento di capitale e cessione di asset, il tutto per un totale di circa 1 miliardo di euro. Nel settore bancario le vendite hanno colpito Montepaschi (-2,34% a 0,6045 euro), Intesa SanPaolo (-0,08% a 2,516 euro) e Unicredit (-1,12% a 3,692 euro).

Telecom Italia (+0,48% a 1,046 euro) resta uno dei temi principali a Piazza Affari dopo le dimissioni dell’Ad Marco Patuano, che ha incassato come buonuscita 6 milioni di euro. Il Cda del gruppo tlc ha conferito temporaneamente le deleghe di Ad al presidente Giuseppe Recchi.
Secondo i rumors circolati nel fine settimana, in pole per prendere le redini del gruppo ci sarebbe Flavio Cattaneo, attuale numero uno di Ntv e già presente nel Cda di Telecom Italia.
Se Cattaneo resta la prima scelta, la rosa di nomi per il dopo Patuano comprende anche Luigi Gubitosi, ex manager Rai, e Corrado Sciolla, presidente di BT Global Service Europe.
Ma alla guida di Telecom Italia potrebbe arrivare anche un nome forte dall’estero come René Obermann, numero uno di Deutsche Telekom dal 2006 al 2013, o Tom Mockridge, ex Ad di Sky.

Altro tema caldo è Mediaset (+1,18% a 3,784 euro) nonostante le smentite di Silvio Berlusconi sull’intreccio azionario con Vivendi.