Amministrative, Bruxelles teme l'asse FI-Lega alle Politiche
Forza Italia esce vincitrice da questa tornata elettorale e a Bruxelles temono l'euroscetticismo di Salvini alle Politiche
Il Centrodestra é il vero vincitore di questa tornata elettorale. L'asse tra Forza Italia e la Lega Nord ha registrato una ottima performance conquistando Genova, la città più importante in cui si andava a votare, ma anche molti altri centri minori. Uno su tutti Sesto San Giovanni, dove dopo 70 anni di guida rossa il Comune é passato al Centrodestra. E se Pizzarotti a Parma a dato uno schiaffo al Movimento 5 Stelle (quasi a digiuno in queste elezioni) anche il Pd non puó certo festeggiare.
L'asse Forza Italia-Lega Nord continua a tirare
A Bruxelles guardano sempre con attenzione le elezioni nei Paesi membri come cartina di tornasole degli umori dell'opinione pubblica. E anche se la Amministrative sono molto differenti dalle Politiche, l'affermarsi di una alleanza di Centrodestra piace a Bruxelles dove alla guida delle tre Istituzioni principali siedono tre esponenti del Partito popolare: Jean Claude Juncker (Commissione), Donald Tusk (Consiglio) e Antonio Tajani (Parlamento Ue).
A Bruxelles temono l'euroscetticismo della Lega Nord
Eppure a disturbare i sonni di piú di un funzionario dell'Unione é l'alleanza tra Forza Italia e la Lega Nord. Berlusconi ha sempre difeso l'appartenenza dell'Italia all'Unione europea e anche se nutre molti rancori per la crisi di governo del 2011, sa bene che il Belpaese, al di fuori dell'Ue, avrebbe poche carte da giocare. Anche sull'euro il Cavaliere non arretra ed ecco perché a Bruxelles e in ambito Ppe chiedono che i vertici di Forza Italia facciano chiarezza sull'alleanza con la Lega Nord.
Salvini elemento destabilizzante per Bruxelles
A preoccupare Bruxelles sono infatti i toni e i contenuti di Matteo Salvini. Non piace la retorica anti-Europa, i continui attacchi a Consiglio e Commissione, nonché alla moneta unica. L'idea di indire un referendum sull'euro o sull'Unione europea impensierisce non poco i vertici delle Istituzioni europee e anche molte cancellerie del Vecchio continente. Ecco perché Berlusconi deve fare chiarezza.
Serve un programma comune tra Lega e Forza Italia
Alle Amministrative il ticket FI-Lega ha funzionato, ma quando la coalizione dovrá presentare un programma elettorale (sempre che ne presenti uno, tutto dipende dalla legge elettorale) che cosa sará presente sotto la voce Europa, Euro, migranti e cosí via? Ci saranno solo vaghi giri di parole o si metteranno dei paletti invaricabili?
Berlusconi apre alla Lega, ma non a tutti i costi
Berlusconi ha sempre dimostrato di considerare l'unione delle forze elettorali come un valore assoluto. E sa che per sconfiggere Pd e M5S si dovrá alleare con la Lega. Ma sa anche che il peso elettorale del Carroccio non é paragonabile a quello azzurro. E allora il Cavaliere, pur accettando i toni da campagna elettorale di Salvini (che pure fanno comodo a FI perché coprono l'ala destra dello schieramento arginando Fratelli D'Italia) su alcuni punti non potrà cedere. Ma Salvini non si sa ancora come potrebbe reagire.