Migranti, grana hotspot per l'Italia: "Violati i diritti umani"
I centri di registrazione e smistamento dei migranti, i cosiddetti "hotspot" attivi in Italia, sono sotto osservazione per il sospetto che non vi siano rispettati i diritti umani, soprattutto quelli delle donne che vengono trattenute in attesa di conoscere la loro destinazione. E' l'allarme lanciato dal commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, nell'articolo pubblicato sul proprio sito internet.
Nel ricordare come la detenzione di donne migranti e' motivo di "seria preoccupazione", il commissario dell'organismo di Strasburgo accusa "il deplorevole aumento dell'uso della detenzione di migranti in Europa", e avverte l'Italia e la Grecia. "Gli hotspot in Grecia e in Italia possono diventare dei centri di detenzione con tutti i rischi che ne derivano in particolare per la popolazione migrante femminile".
La Corte di Strasburgo, ricorda Muiznieks, "ha rilevato violazione della Convenzione europea dei diritti umani in molti casi per via di scadenti condizioni di detenzione in cui erano tenute le donne, anche in gravidanza".