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Affari Europei
Elezioni Catalogna, omicidio di un sostenitore dell'unità con la Spagna

Elezioni Catalogna, alta tensione: ucciso sostenitore dell'unità con la Spagna

L'uccisione di un uomo che indossava i colori della bandiera spagnola da parte di un militante dell'estrema sinistra è un segnale della tensione che si vive nel Paese iberico a una settimana dal voto che si terrà in Catalogna, il 21 dicembre. Le nuove elezioni sono state indette per sbloccare la situazione che si è venuta a creare dopo la dichiarazione di indipendenza catalana e il successivo commissariamento della regione da parte di Madrid. I sostenitori dell'unità spagnola denunciano una campagna d'odio nei loro confronti da parte dei secessionisti, con quest'ultimi che rispondono, sostenendo di essere aggrediti a loro volta dagli oppositori.

Elezioni Catalogna, colpi in testa con una sbarra

Vittima di questo clima e' stato il 55enne Victor Lainez, morto martedi', quattro giorni dopo essere stato colpito alla testa con una sbarra di metallo fuori da un bar nella città nord-orientale di Saragozza, capoluogo dell'Aragona, regione confinante con la Catalogna. L'uomo, che indossava delle bretelle con i colori rosso e giallo della bandiera spagnola, si era messo a discutere con il 33enne Rodrigo Lanza, militante dell'estrema sinistra che in passato e' stato in prigione per aggressione a un poliziotto. Insieme ad altre tre persone, Lanza aveva dato del fascista a Lainez e quando questi si era allontanato, lo aveva rincorso e colpito più volte in testa con una sbarra, lasciandolo a terra privo di conoscenza e infierendo con calci sul corpo prima di fuggire. La Falange, partito di estrema destra al potere durante la dittatura di Franco, ha poi rivendicato Lainez come suo sostenitore. I medici dell'ospedale, dove il 55enne e' stato portato venerdi' scorso con un grave trauma cranico e quattro coaguli, ne hanno dichiarato martedi' la morte cerebrale e oggi c'e' stata l'autopsia.

Elezion Catalogna, ecco chi era la vittima

Lainez, originario di Barcellona, era residente a Saragozza da anni. Rodrigo Lanza, invece, è cileno, nipote dell'ammiraglio Sergio Huidobro, uno dei principali sostenitori del dittatore di estrema destra Augusto Pinochet. Il giudice ha stabilito che Lanza debba rimanere in carcere senza cauzione in attesa che venga chiusa l'indagine per omicidio. L'uomo era già stato in prigione per 5 anni perche' durante un'operazione di sgombero di un palazzo a Barcellona nel 2006 aveva lanciato una pietra contro un agente municipale, lasciandolo quadriplegico. L'accaduto ha suscitato l'immediata reazione della politica: Gabriel Rufian, deputato spagnolo del partito Sinistra Repubblica di Catalogna, formazione pro-indipendenza, ha definito l'omicidio "intollerabile", sottolineando che chiunque dovrebbe essere libero di pensare e indossare quello che vuole. "Voglio vivere in un Paese in cui nessuno viene aggredito o insultato perche' indossa una bandiera", ha commentato il ministro dell'Interno, Juan Ignacio Zoido, del Partito popolare, i conservatori al potere.

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