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Elezioni europee, rivolta anti Orban nel Ppe. Salvini pronto ad abbracciarlo

Ppe, rivolta anti Orban. Belgi e lussemburghesi ne chiedono l'espulsione

I leader dei partiti cristiano-democratici del Belgio e del Lussemburgo hanno scritto al presidente del Partito Popolare Europeo, Joseph Daul, per formalizzare la richiesta di espulsione del Fidesz del premier ungherese, Viktor Orban, Lo ha annunciato su Twitter Maxime Pre'vot, presidente del Centro democratico umanista (cdH), il partito cristiano-democratico francofono in Belgio. La lettera per chiedere l'espulsione del Fidesz e' firmata anche da Wouter Beke, leader del partito cristiano-democratico delle Fiandre (CD&V) in Belgio, e da Frank Engel, presidente del Partito popolare cristiano-sociale (CSV) del Lussemburgo. "Gli eccessi di Orban per noi non erano piu' ammissibili. Sono diventati insopportabili", ha spiegato Pre'vot: "ho scritto oggi al presidente del Ppe con Wouter Beke e Frank Engel per chiedere l'esclusione del suo partito, il Fidesz. O loro o noi. Basta nazional-populismo". Il leader dei cristiano-democratici fiamminghi, Wouter Beke, ha confermato la "richiesta ufficiale di mettere Orban e il Fidesz fuori dal Ppe. Chi va continuamente contro l'ideologia e i valori democratici cristiani non ha posto tra di noi", ha detto Beke.

La lettera anti Orban

Nella lettera indirizzata a Daul, i leader dei partiti cristiano-democratici di Belgio e Lussemburgo sottolineano che "molti partiti membri del Ppe sono sempre piu' fortemente preoccupati delle politiche e delle dichiarazioni" di Orban. "Di recente diversi conflitti aperti e incidenti dolorosi si sono aggiunti a una gia' lunga lista di dichiarazioni e decisioni che sono tutto tranne che compatibili che le fondamenta dell'ideologia, del programma e delle proposte del Ppe", si legge nel testo della lettera di cui l'AGI ha preso visione. "Questa evoluzione non puo' essere piu' tollerata e deve essere fermata", scrivono Pre'vot. Beke e Engel, chiedendo di non permettere a Orban di "minare" il Ppe dall'interno con il suo "populismo basato sul nazionalismo e l'ostilita' aperta contro l'integrazione europea". I tre leader dei partiti belgi e lussemburghese del Ppe ricordano al presidente Daul che "per lungo tempo" si e' sperato di poter cambiare i comportamenti di Orban"attraverso il dialogo e gli avvertimenti. Come lei sa meglio di chiunque altro, ci sono stati diversi tentativi e sforzi a questo fine, in diversi fori e a diversi livelli. Gli incidenti piu' recenti rendono ancora piu' chiaro che che il percorso del dialogo e degli avvertimenti non ci porta da nessuna parte". Lo Statuto del Ppe prevede che una richiesta di espulsione sia presentata da almeno 7 partiti membri o attivata dalla presidenza, mentre la decisione finale spetta all'Assemblea poliica. "Anche se crediamo che sia importante che la presidenza in queste circostanze si assuma le sue responsabilita', i nostri partiti hanno deciso di non aspettare piu' a lungo e di chiedere l'esclusione del Fidesz", scrivono Pre'vot. Beke e Engel. "Di conseguenza chiediamo a altri partiti membri il sostegno necessario a lanciare la procedura di esclusione", si legge nel testo della lettera a Daul. Che cosa succederà ora? Se davvero Orban fosse espulso potrebbe finire a pieno regime nell'asseo sovranista di Salvini e Le Pen.

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