Affari Europei
Elezioni Spagna, esplode il caso Catalogna. Sanchez ora guarda a Ciudadanos
Il caso Catalogna irrompe a gamba tesa nella campagna elettorale per le elezioni (le ennesime) in Spagna, previste per il 10 novembre
Il caso Catalogna irrompe a gamba tesa nella campagna elettorale per le elezioni (le ennesime) in Spagna, previste per il 10 novembre. Nella notte di guerriglia in Catalogna sono state ferite 125 persone, di cui 18 sono state portate in ospedale ma nessuno in gravi condizioni. Fonti del Mossos d'Esquadra, la polizia regionale, hanno reso noto che tra i feriti vi sono 57 agenti della polizia regionale e 18 della polizia nazionale. Secondo i dati del Servizio di emergenza medica, la maggior parte dei feriti e' stata registrata negli scontri avvenuti a Barcellona, dove sono state trattate 74 persone, 8 delle quali sono state ricoverate. Altre 14 persone sono rimaste ferite a Gurb (Barcellona) e 15 a Lleida.
Catalogna: Madrid, violenza diffusa e organizzata contro convivenza
Il governo socialista spagnolo ha denunciato "la violenza diffusa in tutte le proteste" organizzate contro la condanna dei 12 leader del movimento separatista della Catalogna. "E' chiaro che non stiamo affrontando un movimento cittadino pacifico, ma coordinato da gruppi che usano la violenza nelle strade per distruggere la convivenza in Catalogna", ha scritto il governo in una nota diffusa dopo la guerriglia in Barcellona.
Catalogna: governo Sanchez esclude amnistia per i condannati
Il governo spagnolo ad interim guidato da Pedro Sanchez ha escluso la possibilita' che sia decretata un'amnistia per i leader catalani separatisti condannati ieri. Sanchez, riferisce La Vanguardia, ha espresso "il rispetto assoluto e la conformita' dell'esecutivo centrale alla sentenza". Il vicepresidente del governo, Carmen Calvo , il ministro degli interni, Fernando Grande-Marlaska e il ministro dello sviluppo e segretario organizzativo del Psoe, Jose' Luis balos, hanno chiarito che una misura di questo tipo "non rientra nei piani".
In vista delle elezioni di novembre Sanchez ora guarda a Ciudadanos
Elezioni nelle quali il grande favorito resta Pedro Sanchez. Con però molti problemi in più, tra i sondaggi che vedono un recupero del Partito Popolare che sarebbe ora a circa 6-7 punti di svantaggio dal Partito Socialista, e soprattutto il dossier catalano nel quale il leader del centrosinistra dovrà per forza di cose mostrare i muscoli, perdendo probabilmente l'appoggio proprio dei catalani stessi e magari dei baschi. Il tutto mentre a trarre vantaggio dalla situazione potrebbe essere Ciiudadanos, il partito di Rivera che è notoriamente il più duro sulla Catalogna. Ecco perché Sanchez alla fine, tra Ciudadanos e Podemos potrebbe scegliere i primi. Per provare non solo ad arrivare per primo alle elezioni, ma anche a governare.