Affari Europei
Eurogruppo, Padoan ora è il favorito. E la Francia di Macron vota per lui
I due favoriti per la corsa alla presidenza dell'Eurogruppo sarebbero Pier Carlo Padoan e il collega portoghese Mario Centeno
Padoan e Centeno favoriti per corsa all'Eurogruppo
I due favoriti per la corsa alla presidenza dell'Eurogruppo sarebbero Pier Carlo Padoan e il collega portoghese Mario Centeno. L'ipotesi più probabile è che la carica rimanga in casa socialista e in questo caso i due candidati naturali sono proprio il ministro portoghese e quello italiano, che incassa anche un endorsement da parte del ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire. I tempi per la designazione del nuovo presidente dell'organismo che guida i Paesi Ue che hanno adottato l'Euro, coordinandone soprattutto gli aspetti finanziari, sono oramai stretti. Le candidature per il successore dell'uscente Jeroen Dijsselbloem dovranno arrivare entro le ore 12 di giovedì prossimo. Per quella data il nodo dovrà probabilmente essere gia' sciolto.
Eurogruppo, il ministro di Macron Le Maire: "Padoan uomo giusto"
"Alla guida dell'Eurogruppo serve un uomo che scommetta sull'Europa, che creda nell'integrazione dell'Eurozona, che conosca i meccanismi di stabilita' e la politica monetaria. Serve qualcuno che sappia trascinare il gruppo. Bisogna tenere conto degli equilibri e dei posti gia' occupati nelle caselle importanti ma è evidente che il ministro Padoan è un candidato serio". Lo dice il ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire, in un colloquio con il Foglio e la Stampa, di cui già ieri era stata diffusa un'anticipazione. "C'è un altro criterio che per noi è fondamentale, ed è la capacita' di trascinare la squadra, perche' non si tratta di gestire un gruppo, ma di dare uno slancio, di imprimere una direzione", sottolinea Le Maire, per il quale "è evidente che Pier Carlo Padoan è un candidato serio". Il ministro declina poi la dottrina Macron sull'Europa: "Per la Francia il successo dell'Unione bancaria è un orizzonte cruciale perché coincide con il successo dell'Europa e con il successo delle sue imprese". Un altro punto dell'agenda francese è l'armonizzazione fiscale: "Il dumping fiscale - come riporta il Foglio - non puo' essere il nostro orizzonte. Germania, Spagna, Italia, Francia nei prossimi anni si muoveranno compatte per affrontare questa sfida storica. O andiamo avanti noi o vanno avanti i populisti". "E' bene che l'Europa assuma maggior peso - osserva -. E lo fa quando decide di imporre una multa di 13 miliardi a Google".