Affari Europei
Europee, siamo sicuri che è un trionfo di Farage? Il Remain batte la Brexit
Chi ha vinto le elezioni europee nel Regno Unito, il campo del Leave o quello del Remain? Il Brexit Party di Farage è il primo partito ma...
Brexit, il Remain vince le elezioni europee nel Regno Unito
Chi ha vinto le elezioni europee nel Regno Unito, il campo del Leave o quello del Remain? Dati alla mano, se il Brexit Party di Nigel Farage è stato il chiaro vincitore di queste elezioni, ottenendo un terzo dei voti, in realtà - scrive in un editoriale il britannico Telegraph - i partiti pro-Brexit sono stati battuti da quelli favorevoli ad un secondo referendum.
I Lib Dem, i Verdi, il Partito nazionale scozzese (Snp) e gli eurofili di Change UK - tutti fautori di un secondo voto del pubblico sul divorzio del Regno Unito dall'Unione europea - insieme hanno vinto il 40,4% dei voti in Inghilterra, Galles e Scozia, contro il 34,9% raccolto dai no-dealer del Brexit Party. I partiti tradizionali, i Laburisti e i Conservatori che hanno fatto campagna per un compromesso sulla Brexit, hanno registrato pesanti perdite riuscendo a strappare insieme solo un quarto dei voti.
BREXIT: HUNT, 'USCIRE CON NO DEAL SAREBBE SUICIDIO POLITICO'
Uscire dalla Ue senza un accordo sarebbe un "suicidio politico" per i tories. E' il monito che Jeremy Hunt lancia ai colleghi di partito a meno di due settimane dall'avvio del processo per la scelta del successore di Theresa May che vedrà con ogni probabilità il ministro degli Esteri del governo uscente come uno dei candidati che sfideranno le posizioni che non escludono il no deal del grande favorito Boris Johnson.
Una Brexit senza accordo poterebbe ad elezioni politiche in cui il partito conservatore rischierebbe "l'estinzione", ha scritto Hunt sul Telegraph ricordando che i Tories alle elezioni europee hanno riportato la sconfitta peggiore dal 1832, con appena il 9% dei voti. Si rischierebbe di avere "il primo premier marxista" a Downing Street entro Natale, conclude Hunt riferendosi al leader laburista massimalista Jeremy Corbyn. Il ministro degli Esteri ha confermato la sua posizione in un'intervista questa mattina, avvisando che elezioni convocate prima della conclusione della Brexit "ci punirebbero severamente". Ha poi ribadito che il modo migliore per assicurare la Brexit è quello di rinegoziare l'accordo della May, bocciato già tre volte in Parlamento.
"Dobbiamo ottenere una luce verde su questo", ha concluso dicendosi pronto a far entrare Dup e Erg nei negoziati, ma escludendo che possa invitare Nigel Farage come ha chiesto il vincitore delle elezioni europee con il Partito della Brexit.