Affari Europei

"Germania spiona per conto della Nsa". Imbarazzo per Angela Merkel

“Al culmine dello scandalo sulle rivelazioni di Snowden, Angela Merkel, la Cancelliera tedesca, diceva che non si spiano gli amici. Dobbiamo dedurne che o gli Stati dell’Unione europea non sembrano essere amici della Germania, oppure lei non diceva sul serio. Non prende sul serio le proprie parole, e credo che questo riguardi tutti i nostri capi di Stato”. Le dure parole di un eurodeputato ecologista belga aumentano l'imbarazzo già forte della Cancelliera sul caso dello spionaggio per conto della Nsa.

Le critiche sulla Merkel e sulla Cancelleria continuano a piovere e non solo dal Parlamento europeo. La voce secondo la quale Angela Merkel avrebbe ignorato alcune relazioni, comprese quelle che l’avrebbero messa al corrente della collaborazione, forse involontaria, dei servizi tedeschi nello spionaggio per conto degli americani su imprese tedesche ed europee, si fa sempre più forte. Sulla vicenda è tra l'altro in corso anche un’inchiesta da parte di una commissione parlamentare tedesca che vuole capire le eventuali responsabilità.

Angela Merkel, in visita in Polonia, si è limitata a parlare di “malfunzionamenti” in seno ai servizi “su cui andrà fatta chiarezza”. Ma la gestione, definita dai più pessima, dello scandalo Datagate, ha dato fiato a stampa e opposizione secondo le quali l'inchieste deve dirigersi direttamente sull'operato della Cancelleria.

Lo scandalo Datagate, che in Germania aveva portato all'espulsione del capo stazione della Cia e a un'inchiesta sui casi di spionaggio ai danni di esponenti del'establishment tedesco, è comunque sfociato in una nuova collaborazione tra le agenzie di intelligence di Washington e Berlino giustificata dalla comune minaccia rappresentata dallo Stato islamico. Nel corso dell'ultimo anno la Germania, seppure con una certa riluttanza ha fornito segretamente agli Usa informazioni dettagliate su centinaia di cittadini tedeschi sospettati di nutrire simpatie coi gruppi jihadisti.