Affari Europei
Infrazioni Ue, Italia in testa alla classifica
Anche se il numero si e' ridotto negli ultimi anni, l'Italia si conferma anche nel 2014, assieme alla Grecia, prima in classifica per le procedure di infrazione aperte da Bruxelles per il mancato o insufficiente recepimento delle norme europee. E' quanto risulta dall'ultimo rapporto annuale adottato oggi dalla Commissione europea. In tutto, il numero di procedure di infrazione aperte per i 28 paesi Ue e' di 1.347; Italia e Grecia ne hanno 89 ciascuna. Segue la Spagna con 86, il Belgio con 80. La Francia e' a quota 78, la Germania a 68, il Regno Unito a 54. Delle 89 procedure pendenti a carico dell'Italia, in calo rispetto alle 104 del 2013 e soprattutto al picco di 135 nel 2011, 41 sono state avviate l'anno scorso e il maggior numero riguarda il settore dei trasporti (9), dell'ambiente (7) e degli affari interni (6).
Proprio alcuni giorni fa il Tribunale Ue ha respinto il ricorso italiano contro una decisione della Commissione che nel 2010 aveva inflitto all'Italia "rettifiche finanziarie" per un totale di oltre 15 milioni per compensare le "carenze nel settore degli aiuti per il settore del latte in polvere". In particolare, la decisione si riferiva al fatto che le province di Brescia e Bolzano non avevano calcolato correttamente le necessarie riduzioni dell'aiuto, versato "indebitamente" secondo Bruxelles, alla commercializzazione del latte scremato in polvere per il consumo degli animali. Una volta accertate tali carenze, considerate "chiare infrazioni alle linee guida che i servizi della Commissione hanno fissato con le autorita' nazionali per la tenuta dei conti relativi alla gestione dei crediti", l'esecutivo aveva deciso di escludere dal finanziamento con fondi Ue talune spese effettuate dall'Italia. Inoltre, ha inflitto all'Italia, "per gli esercizi finanziari 2004, 2005 e 2006, una rettifica finanziaria, puntuale e forfettaria (2%) relativa a diverse carenze nel settore dell'aiuto per il latte scremato in polvere, per un totale di 1,688 milioni e una rettifica finanziaria specifica per l'esercizio finanziario 2009, relativa all'organizzazione del sistema di recuper degli organismi pagatori Agea e Saisa, per un totale di 14,257 milioni.